Cinema e fotografia hanno da sempre uno spazio privilegiato all’interno della rassegna estiva targata Diocesi di Lanusei e di Nuoro.

Verrà inaugurata martedì 17 settembre alle ore 19.30, presso la Sala San Giovanni Paolo II in Piazza Vittorio Emanuele a Nuoro, la mostra fotografica di Pietro Basoccu dal titolo: “Mamas e fillas. Da Penelope a Eleonora”, evento artistico-culturale inserito all’interno della Pastorale del Turismo nel suo decennale.

Un’esposizione che offre al visitatore 33 fotografie in bianco e nero di grandi dimensioni. Il tutto impreziosito dalle poesie inedite, ispirate a ogni foto, scritte dalla poetessa Anna Cristina Serra.

«Il lavoro – sottolinea Basoccu – racconta il rapporto tra madri e figlie indagando questa relazione attraverso i cambiamenti inevitabili dovuti al tempo, alle gioie e alle sofferenze che accompagnano la vita, rimanendo sempre forte, unica e inossidabile».

A corredo della mostra il catalogo, edito dalla Soter, in lingua sarda e italiana con la prefazione di Sonia Borsato: «L'obiettivo di Basoccu raccoglie con cruda semplicità un sentimento che non si azzarda a circoscrivere o definire. La storia è sempre la stessa, ma le sue versioni tante, tantissime: piccoli mondi, protetti e raccolti, che declinano con costanza il senso della relazione. Non si macchia di sentimentalismo o leziosità, non sceglie pose sdolcinate che, come scorciatoie, lo farebbero scivolare in un reticolato di luoghi comuni.

Il suo racconto è asciutto ed esplicito. La cornice matriarcale si affranca da un immaginario soffocato da norme e modelli, seguendo le strategie di un femminile-plurale, dove le donne raggiungono spazi di libertà grazie alla forza dei rapporti con le altre donne. Si emancipano, queste madri e queste figlie, da ciò che simbolicamente è segnato come maschile per appropriarsi di contesti estesi, liberi: un mondo contadino e naturale che si specchia nel rigore delle regole sociali; il regno privato non si sottrae al confronto con la dimensione collettiva; la tradizione incontra serenamente l'innovazione; la gioia del futuro esiste nella malinconia del ricordo. Questo album di famiglia – conclude Borsato – così simile a tutti gli album che riposano nei cassetti di sale o cucine; questa selezione matrilineare, talmente densa da non far rimpiangere presenze maschili; questa antologia sentimentale non chiede di essere vista, ma sentita, riconosciuta».

Le parole del Vescovo Antonello. «Nelle foto della Mostra e del catalogo Mamas e fillas di Pietro Basoccu, affascinano da subito gli occhi delle protagoniste: posati e interrogativi, talvolta perplessi, sempre incuriositi. Costituiscono la miglior prova, come scrive in poesia Anna Cristina Serra, che sono gli occhi di madre che tessono un’altra storia.

Sono gli occhi a rivelare le complicità, senza nascondere i contrasti. Misurano le distanze, ristabiliscono i confini, avvicinano gli affetti. Le storie più belle, da quelle familiari a quelle amicali, passano anche dagli sguardi. Gli occhi recepiscono e proiettano all’esterno emozioni e sentimenti provati nel tempo, riepilogandone in un istante episodi e avvenimenti.

Mamas e fillas parlano, nelle foto, con il linguaggio degli occhi. Questi ultimi sembrano attendere, promettere e accompagnare la vita; esprimono desideri e motivazioni, inaugurano storie di affetto e alimentano vicende quotidiane. Sono dispensatrici di percorsi, dice poeticamente Anna Cristina Serra. E ben rappresentano un mondo plurale e complementare.

Grazie di cuore a Pietro Basoccu, apprezzato collaboratore della nostra rivista diocesana L'Ogliastra, che legge la realtà nelle sue foto con discrezione, ma senza neutralità. Grazie ad Anna Cristina Serra, i suoi testi ricamano di poesia Mamas e fillas, confermandoci nell’incanto di un mondo che, come scrive, crede ancora che il canto della mamma, insieme al suo respiro, allontana la nera strega e ogni malvagità».

Orari e giorni dell’esposizione. La mostra sarà visitabile dal 17 settembre al 9 ottobre, nei giorni di lunedì, martedì e mercoledì, dalle 17 alle 19.30 e il sabato mattina dalle 10 alle 12. L’ingresso è libero.

Pietro Basoccu - Nato a Villagrande Strisaili, medico pediatra, vive a lavora in Ogliastra. Inizia come fotografo generalista per poi avvicinarsi alla fotografia di reportage sociale ed etnologica. Autore di numerosi progetti che indagano le dinamiche sociali nelle molteplici angolazioni con una particolare attenzione per gli aspetti più intimi e a volte più sofferti della vita. Con la Soter Editrice ha pubblicato Fioridicarta; Captivi; Rosa rosae, Affetti contemporanei; D-dieci D-undici, Storia di Giammarco e Nel labirinto della vita, con prefazione di Vittorino Andreoli e raccolta poetica di Serge Pey. Insieme al giornalista Giacomo Mameli Centenari; con i commenti di Sonia Borsato e Maria Sofia Pisu A casa di Lola, Sulle tracce di Maria Lai. Luisu, con riflessioni di Sandro Iovine e Franciscu Sedda; Bisos, sogni a occhi aperti attraverso le rocce antropomorfe. A fine 2020 manda in stampa una galleria di ritratti, Gens Ilienses, con i contributi di Bepi Vigna e Salvatore Ligios. Ha all’attivo diverse esposizioni personali e collettive. Con fotografie e commenti fotografici pubblica regolarmente nella rivista diocesana “L’Ogliastra”. È presente nei cataloghi sulla fotografia contemporanea in Sardegna A. Banda. Diversi lavori sono apparsi nelle riviste nazionali e internazionali The Eye of Photography, Life force Magazine, Shoot Me Magazine, ArtApp.