Dopo un buon primo tempo, il Cagliari nella ripresa soffre maggiormente le iniziative della Roma. Nel complesso una buona prova dei rossoblù contro una delle grandi del campionato e ottimo punto per iniziare col piede giusto il nuovo campionato.

LA CRONACA

PRATI IN REGIA – Mister Nicola si affida ancora alla difesa a tre: Mina out per squalifica, Wieteska gioca come perno centrale con Zappa e Luperto ai suoi lati a presidiare la porta in cui staziona l’estremo difensore Scuffet. A centrocampo, con Prati in regia, giocano Deiola e Marin. Fuori Zortea per infortunio, le corsie esterne sono di Azzi e Augello. In avanti, la coppia Luvumbo-Piccoli.

In panchina Dybala, che probabilmente si trasferirà in Arabia, il tecnico romanista De Rossi risponde col collaudato 4-3-3. Davanti a Svilar la coppia di centrali è composta da Mancini e Ndicka, mentre i due esterni sono Çelik e Angeliño. In mezzo al campo, Le Fée e Pellegrini affiancano Cristante. In attacco, Dovbyk è la punta centrale, Soulé gioca a destra e Zalewski sul lato opposto.

Sfiora il sold-out (16.261 spettatori) la Unipol Domus in questa prima giornata di campionato.

PRIMO TEMPO A RETI BIANCHE – Buona partenza del Cagliari che al 4’ si presenta dalle parti di Svilar con Wieteska che di testa conclude di poco alto. Al 7’ Scuffet smanaccia un traversone dalla sinistra di Zalewski. Al 13’ il sinistro di Luvumbo dal limite dell’area termina alto sopra la traversa. Ritmi non altissimi in questo avvio di gara, con i rossoblù che si fanno preferire ai giallorossi per quanto riguarda l’atteggiamento. Al 23’ grande apertura di Luperto che pesca Azzi sulla destra, Svilar è sicuro in uscita al centro dell’area sul cross del brasiliano. Al 30’ brivido in area rossoblù: Scuffet in un primo momento non stoppa un retropassaggio di Luperto, poi lo stesso estremo difensore recupera la sfera prima che varchi la linea di porta. Dopo una buona fase di gioco della Roma, sicuramente più viva nella seconda parte del primo tempo, Marin al 40’ conclude da fuori area impegnando Svilar, poi Deiola e Piccoli si incartano e non riescono a trovare la conclusione verso la porta. Pochi secondi prima del duplice fischio del direttore di gara Marinelli, è Piccoli a spedire il pallone di poco a lato.

PARTITA PIÙ VIVACE – Roma pericolosa in avvio di ripresa con Soulé, Scuffet devia in corner. Al 49’ Zalewski ci prova da fuori area, la palla termina alta. I giallorossi hanno un altro piglio rispetto alla prima frazione. Al 51’ Deiola ha troppe pretese, il suo tiro al volo termina altissimo. Al 55’ Roma pericolosissima con Pellegrini che fallisce un rigore in movimento dopo un cross da sinistra di Zalewski e il velo di Dovbyk. Al 58’ Piccoli ci prova dal limite dell’area, la palla termina a lato. Buon momento del Cagliari che al 59’ è ancora dalle parti di Svilar con Marin che manda a lato in semirovesciata. Al 61’ Baldanzi sostituisce Le Fée in mezzo al campo, al 69’ tocca a Dybala che prende il posto di Zalewski. Tanta qualità per la Roma in avanti, Mister De Rossi prova a vincere la gara. Al 71’ anche Nicola pesca dalla panchina mandando in campo Pavoletti e Adopo al posto di Luvumbo e Prati. Al 77’ proiezione offensiva di Mancini che calcia a lato. All’80’ Roma ancora vicina al gol con Dovbyk che di testa, su delizioso assist di Dybala, fa vibrare la traversa. All’81’ Marin pareggia il conto dei legni con un gran destro che si stampa ancora sulla traversa. Al minuto 86 Nicola cambia ancora: dentro Lapadula, fuori Piccoli. Al 90’ De Rossi tenta il tutto per tutto inserendo El Shaarawy e Abraham al posto di Soulé e Dovbyk. In pieno recupero grande occasione per Pavoletti che si accentra ma calcia alla destra dell’estremo difensore giallorosso. C’è ancora tempo per un destro di El Shaarawy che calcia a lato, prima del triplice fischio che dopo quattro minuti di recupero manda le squadre negli spogliatoi.

SI ASPETTA IL COMO - Dopo il pareggio odierno che dà entusiasmo all’ambiente, alla seconda giornata di campionato (lunedì 26 agosto, ore 18.30) il Cagliari affronterà, ancora una volta alla Domus, il Como di Fabregas.