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Cagliari-Torino, Zenga: “Resettiamo tutto e pensiamo al Toro. Gioca Cragno in porta”

Le parole del tecnico rossoblù in conferenza stampa

Cagliari-Torino, Zenga: “Resettiamo tutto e pensiamo al Toro. Gioca Cragno in porta”

Di: Marco Orrù - Foto di Paolo Mastrangelo


Verona e Spal sono archiviate, ma è già tempo di tornare in campo per il Cagliari di Walter Zenga. Domani alla Sardegna Arena arriva il Torino di Longo, squadra anch’essa in disarmo in questo 2020, ma che ha ritrovato la vittoria contro l’Udinese nell’ultimo turno di campionato.

Queste le parole del tecnico rossoblù in conferenza stampa:

Sulla questione portieri: “Nel Torino gioca Sirigu, con me ha esordito a Palermo, quando un ragazzo è bravo e vale è facile farlo giocare. E’ un ragazzo a cui sono molto affezionato e sono contento della carriera che ha fatto, mi piacerebbe vederlo con la maglia del Cagliari perché sardo, ci sentiamo spesso, abbiamo un bel rapporto, ha ancora tanto da dire. Per quanto riguarda i miei portieri, io con loro ci parlo sempre, ho parlato con entrambi, Alessio avrebbe giocato a Verona e Robin contro la Spal, mentre domani giocherà Cragno. Siamo in un campionato nuovo, io ho la necessità di tutelare anche il patrimonio del club. Anche Rafael e il giovane Ciocci sono bravi, ma purtroppo tutti non possono giocare. Da Bologna in poi vedremo… Non ci sono più titolare e riserve, bisogna pensare anche che chi entra dalla panchina deve dimostrare tutto il suo valore. Con tre partite alla settimana e cinque cambi verrà coinvolta tutta la rosa, nessuno può giocare tutte le 13 partite in 40 giorni. Se un giocatore sta fermo 10 giorni, prima del covid saltava 1 partita, ora ne salta 4”.

Sulle differenze casa-trasferta senza pubblico: “L’unico vantaggio di giocare in casa senza pubblico è che non devi prendere l’aereo per andare in trasferta, altrimenti cambia poco. Finora abbiamo visto un calcio totalmente differente, non siamo abituati a questo, sia per gli orari, sia per il caldo, è differente anche per voi giornalisti. Noi dobbiamo essere bravi a resettare immediatamente tra una partita e l’altra e che i giocatori restino sereni e liberi di mente. In queste partite può succedere tutto e il contrario di tutto”.

Sugli infortuni: “Io non ho mai presentato una partita facendo l’elenco degli assenti, non è mia abitudine, cerco sempre soluzioni, non mi lamento se ora manca ad esempio Pisacane. A Verona e Ferrara era una lista lunga, ma fatela voi, io ho trovato grande disponibilità da parte di tutti. Chi entra dalla panchina, ripeto, può fare molto. Se manca qualcuno gli altri devono dare qualcosa in più per coprire queste defezioni”.

Su Ragatzu: “Sia lui che gli altri che sono entrati hanno fatto bene. Daniele ha fatto troppe poche presenze in A, mi piacerebbe portarlo ad un livello superiore e dargli continuità. Si è messo a disposizione, si sta allenando bene ed è cresciuto anche negli allenamenti. Ha un grande talento, ma deve vivere per il calcio e farlo con assoluta attenzione. Ha 28 anni, mi stuzzica molto come giocatore”.

Su quale Cagliari vedremo domani e Nainggolan: “Siamo passati dalla difesa a tre a quattro per necessità, le cose cambiano durante la partita e di come sta andando. Radja ha fatto una parte di allenamento con la squadra, domani vedrete se sarà della partita o meno, c’è ancora un allenamento”.

Sul post Spal: “In due giorni puoi far ben poco, c’è ora sempre più caldo, c’è bisogno di un recupero maggiore, le vittorie ti danno una serenità in più, ma la partita successiva è già domani e non c’è tantissimo tempo. Se perdi, al contrario, non hai tempo per piangerti addosso perché devi pensare subito al prossimo match. Eravamo da tanto tempo senza vincere e senza subire gol, ma ora resettiamo e sappiamo bene che la prossima sarà un’incognita”.

Sui ragazzi della Primavera: “Devono sempre pensare di farsi trovare pronti. Se sono qui è perché hanno un valore, hanno la possibilità di esordire in Serie A, se sono bravi giocano, io non guardo la carta d’identità o il contratto che hanno. I ragazzi che sono qua avranno il loro momento, ci saranno minuti per loro e loro devono essere consapevoli che non sono qui solo per contorno”.

Su Nandez: “E’ stato facile con lui perché io sono tifoso del Boca… Ho un bel rapporto con tutti, serve onestà intellettuale, con tutti. Il rispetto e la considerazione dev’esserci con tutti. Un altro giocatore a Ferrara sarebbe uscito dopo 10’ dopo il colpo che ha preso, stesso discorso per Pisacane. Queste per me sono cose importanti. Mi spiace davvero che domani non ci sia il pubblico”.

Su Simeone: “E’ un ragazzo straordinario che ha voglia e passione. Quando vedo un ragazzo come lui che finito l’allenamento e la partita si prende cura di sé stesso, mi fa piacere. Per me deve rimanere vicino alla porta e non deve stancarsi a rincorrere tutti, finora è andata bene. Ecco, Ragatzu dovrebbe seguire l’impegno di Giovanni”.

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