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Conferenza stampa dalla doppia valenza quella andata in scena questo pomeriggio in casa Cagliari; il tecnico Walter Mazzarri ha parlato per la prima volta ai giornalisti dopo il suo arrivo di qualche giorno fa e naturalmente sono stati trattati i temi della partita contro la Lazio di domani. Per il match contro i biancocelesti sono assenti per infortunio Strootman e Godin, che torneranno la prossima settimana, e ci sono anche i lungodegenti Ceter, Faragò, Ladinetti e Rog out.
Ecco le parole del nuovo tecnico dei rossoblù: Sull’aspetto mentale: “Qui mi hanno accolto tutti bene, ci sono le strutture all’avanguardia e tutto va bene. Sono qui da tre giorni, la sensazione è buona, il gruppo ha voglia di reagire, io ho cercato di toccare certi tasti anche se in tre giorni non si può fare molto. Domani avremo la prima controprova”.
Su Pavoletti e Walukiewicz: “Leonardo ha fatto il provino per vedere se ci sarà tra i convocati domani. L’ho visto solo ieri, verrà in panchina ma non so se potrà essere impiegato. Gli altri sono tutti a posto”.
Sugli obiettivi: “Io non amo subentrare, mi piace partire dall’inizio e dare un’impronta, le mie squadre non mollano mai e questo è lo spirito che voglio anche dal Cagliari. Domani c’è un primo test importantissimo. Io non voglio pormi limiti, partita dopo partita vedremo. Dopo la sosta capirò quali potenzialità vere avrà questa squadra”.
Sui tanti gol subiti: “Ho grande rispetto dei miei colleghi e preferisco parlare da oggi in poi. Io ho cercato in questi tre giorni di portare qualche concetto mio, ma è presto, domani vedremo se questi aggiornamenti verranno recepiti subito”.
Sul modulo: “Io in carriera ho fatto diversi moduli. Prima guardo che giocatori ho a disposizione e poi decido il modulo. Ho giocato spesso col 3-4-3 o col 3-5-2, ma ho cambiato spesso anche a gara in corso, anche con la difesa a quattro. Vedremo più avanti, ci vuole tempo per saper fare diversi moduli di gioco”.
Sulla Lazio: “È una squadra forte e abituata a stare ai vertici. Noi la incontriamo dopo due sconfitte, saranno certamente arrabbiati. In casa sono forti e vanno rispettati. Noi non dobbiamo porci limiti e fare al meglio ciò che abbiamo fatto in questi tre giorni”.
Sull’attacco privo di Pavoletti: “Una squadra evoluta deve saper fare diverse cose e giocare con uomini diversi. Se c’è da soffrire dobbiamo farlo tutti insieme, così quando avremo palla al piede”.
Sul progetto Cagliari: “Ho da tempo un rapporto di stima reciproca col presidente. Questa piazza mi ha sempre stimolato, è una grande responsabilità allenare questa squadra e questo mi piace. Sapere che c’è tanta gente sparsa per il mondo che tifa questa squadra è stimolante. Facciamo bene quest’anno e vediamo dove arriviamo poi vediamo di crescere anno dopo anno per dare soddisfazione a questi tifosi”.
Su Nandez: “Il calcio moderno ha bisogno di giocatori eclettici e lui lo è. Può fare tutto, ora come ora l’importante che giochi da esterno, ma può giocare veramente ovunque, però deve essere convinto”.
Sul lavoro che c’è da fare: “Io quando accetto un incarico mi focalizzo su quello che c’è da fare, ho motivazioni altissime, è come se fosse il mio primo anno di A. Ho grande motivazione. Guardo ogni aspetto, mentale, fisico, tecnico e tattico, non si può sottovalutare nulla e tutto questo aspetto vanno migliorati”.
Sui paragoni con altre sue squadre: “Il Torino dei 63 punti è una squadra che ha fatto bene, soprattutto nel girone di ritorno con 36 punti, era una squadra che non mollava mai. C’è stata anche la Sampdoria, squadra con potenzialità inespresse che poi le ha tirate fuori tutte”.
Sulla difesa: “La carenza di centrali c’è, ma non voglio alibi. Chi gioca mi darà le risposte giuste. Domani vedrete le scelte tattiche, non voglio dare vantaggi a nessuno”.
Sul calcio di oggi: “Ho avuto qualche offerta in precedenza, lo scorso anno, ma ho rifiutato anche perché senza pubblico non è calcio. Io stesso ho bisogno degli stimoli che danno i tifosi, ho potuto avere l’opportunità di stare fermo e mi ha fatto bene, mi sono aggiornato e sono tornato più carico che mai”.