Spettacolo

“La mia rivincita sul bipolarismo”: la nostra intervista a Sara Tommasi

“La malattia è una parte di me, ma con mio marito accanto niente mi fa più paura”

“La mia rivincita sul bipolarismo”: la nostra intervista a Sara Tommasi

Di: Sabrina Cau


Sara Tommasi, showgirl, modella e attrice famosa nel panorama dello spettacolo italiano, durante la sua carriera (com’è noto) ha dovuto affrontare alcuni momenti bui dai risvolti spesso drammatici. Tuttavia, a dispetto di ogni evento ostile, ha saputo resistere e ha fatto fronte alle avversità uscendo vincitrice da ogni match.

Ma la partita più importante è quella che combatte, ancora oggi, sul ring di una malattia complessa e difficile da riconoscere: il bipolarismo. Una persona su 100 ad un certo punto della vita può sviluppare questa condizione che colpisce in egual misura uomini e donne di qualunque età, anche se può presentarsi più comunemente tra i 18 e i 30 anni. Un disagio che ha portato Sara ad essere molto fragile proprio poco dopo i suoi primi successi.  

Consegue un diploma al Cta di Milano, fa uno stage all’Actor's Studio di New York e si laurea in economia all'Università Bocconi di Milano. Grazie a Lele Mora diventa una schedina di “Quelli che il calcio” con Simona Ventura, poi arriva “L’Isola dei Famosi” e in seguito posa per un calendario. Partecipa a molti altri programmi televisivi e radiofonici, dimostrando di saper muovere i giusti passi nel mondo dello spettacolo e di avere quel talento necessario per andare avanti. Ma quando arriva il bipolarismo tutto viene messo in subbuglio e la malattia rende Sara troppo fragile di fronte ad alcuni avvenimenti di una vita che, in quel periodo, non le faceva certo sconti. Si arriva così a una denuncia presentata dalla stessa Sara Tommasi, che dichiarò di essere stata drogata e costretta a girare un video hard. Quello diventa uno dei momenti più difficili della sua carriera e soprattutto della sua vita di giovane donna.

Si ferma perciò a un limbo che non fa sperare orizzonti e fagocita la sua immagine di artista, ma più di ogni altra cosa, quella della sua stessa identità che vorrà salvare a qualunque costo. Linfa vitale per la rinascita suo marito Antonio, manager del mondo dello spettacolo, con il quale adesso vive a Sharm el-Sheikh.  Scacco matto, dunque, a tutte le situazioni paradossali che hanno travolto la vita di Sara e via libera a un nuovo inizio. Un “punto e a capo” con il passato del quale la showgirl racconta anche in una toccante intervista a Radio Deejay condotta da Luca Casadei per il suo podcast One More Time.  

Sardegna Live ha voluto incontrare Sara che ha raccontato se stessa senza alcuna remora, rivelando una profonda sensibilità d’animo e un’altrettanto profonda capacità di resilienza.

Ciao Sara e grazie per essere qui con noi

“Grazie a te Sabrina e a tutti gli amici di Sardegna Live”

Fai il tuo ingresso nel mondo dello spettacolo a 17 anni. Quali emozioni provi nel ricordare la Sara di allora? Che tipo di adolescente sei stata?

“Provo bellissime emozioni. Sono stata un’adolescente molto fortunata perché ho avuto genitori fantastici che mi hanno sempre sostenuto e riempito d’amore. Sono cresciuta in modo indipendente in un ambiente impregnato di valori importanti, come l’amore per la famiglia e il rispetto. Mi permettevano di uscire con gli amici e di viaggiare fin da giovanissima, a 18 anni sono andata a Miami, per esempio, ma già a 12 anni ho seguito un corso per imparare l’inglese a Londra. La mia è stata un’adolescenza molto spensierata. Si, il mio ingresso nel mondo dello spettacolo è stato a 17 anni quando ho vinto la fascia di  Miss Scientifico prima, poi “Un volto per lo spettacolo” e infine Miss Italia dove vinsi la fascia di Miss Cinema Umbria”.

Uno dei momenti che ricordi con più tenerezza del tuo percorso artistico fino ad ora?

“Uno dei momenti più teneri, da quando sono arrivata a Milano, è stato il concorso per diventare una velina. Non ho vinto, la mia coppia è arrivata terza, ma poi Antonio Ricci mi scelse come paperetta e fu un’ottima opportunità”.

Il momento più drammatico, al contrario, è quello sfociato nella denuncia che hai presentato dichiarando di essere stata drogata e costretta a girare un video hard. Hai voglia di raccontarci cos’è successo?

“Ho affidato il mio racconto alla magistratura e ho lasciato che se ne occupassero loro”.

Parafrasando Nietzsche “Quello che non mi uccide, mi fortifica”, quanto ti ha reso più forte dover affrontare una situazione tanto spaventosa?

“Mi ha fortificato moltissimo poter riuscire a raccontare la mia storia. Ho registrato uno speciale per One More Time che uscirà in tutte le piattaforme il 21 febbraio e su You tube il 25”.

“Cos’è per te oggi il bipolarismo?”

“Il bipolarismo è davvero un brutto mostro da tenere a bada, è fondamentale non sottovalutarlo...mai!”

Quale consiglio daresti a chi si accorge di essere vittima di questo disagio?

“Sia che si tratti di un bipolarismo lieve o grave il mio consiglio è quello di rivolgersi sempre a un medico e non aspettare, non fare finta di niente perché poi il mostro prende il sopravvento quando meno te l’aspetti”

Parliamo di cose belle. Oggi sei felice, sposata e innamorata di tuo marito. Qual è stato il momento in cui non ti sei più sentita sospesa “dove non si tocca” e, in qualche modo, hai avuto la tua rivincita?

“Il momento in cui non sono più stata “sospesa dove non si tocca” è quando ho conosciuto Antonio, mio marito.  La mia realtà è cambiata da allora, con lui mi sento rinata, protetta e al sicuro. Nella mia vita è venuta a mancare una grande figura che è quella di mia madre, a lei raccontavo le mie gioie e i miei dolori, era il mio immancabile supporto, la spalla su cui piangere. Pertanto, è stata un’immensa fortuna incontrare l’amore vero che mi dà quella forza e quel coraggio di cui ho bisogno ogni giorno. Antonio ed io viviamo la nostra quotidianità in maniera serena, facciamo belle passeggiate, cuciniamo, lavoriamo, in pratica facciamo una vita bellissima insieme. Sono davvero felice”.

Qual è l’essenza dei sogni di Sara?

“L’essenza dei miei sogni è l’amore per mio marito. Prima era la gioia provata nel pensare al mio matrimonio, alla scelta dell’abito da sposa, degli invitati etc, adesso è quella di avere il privilegio di vivere un matrimonio che duri per sempre”.

Chi o cosa rappresenta la tua “quiete per l’anima”?

“La mia anima si quieta quando mi rifugio con mio marito a Sharm el-Sheikh dove abbiamo costruito il nostro “Eden”.  Un posto meraviglioso e magico immerso nel verde e nel mare che ci dà tantissima energia positiva, possiamo fare lunghe passeggiate e guardare dentro noi stessi. È veramente un’esperienza stupenda. Viviamo a Sharm el-Sheikh sei, sette mesi all’anno e questo ci permette di staccare dalla routine, rilassarci, fare anche un lavoro di introspezione e vivere appieno  le nostre emozioni alla ricerca del benessere e della salute. Mi sento una privilegiata e ringrazio Dio che ho questa fortuna”.

C’è un programma televisivo che ti piacerebbe condurre più di ogni altro?

“Sicuramente un programma come “Le Iene” perché l’ultima volta che ho lavorato con loro per il mio monologo, mi sono trovata molto bene. Non come conduttrice naturalmente”.

Perché?

“Lungi da me paragonarmi a Belen! Mi piacerebbe lavorare come “Iena”. Sono sicura che mi divertirei molto e mi sentirei a mio agio”.

Ci sveli un sogno segreto per il tuo futuro professionale e personale?

“Il mio sogno segreto per quanto riguarda la mia vita professionaleè quello di realizzare un docufilm che racconti tutta la mia storia, nel bene e nel male.  Vorrei che potesse aiutare le ragazze che vogliono affacciarsi al mondo dello spettacolo e sogno che lo interpreti un’attrice in particolare, ma adesso non mi sento di dire chi.”

Una frase che senti dentro e che sussurreresti alla tua bambina interiore per farle dimenticare quello che ha sofferto.

“Questa frase sarebbe: ‘Ricomincio da Sara’ perché è una frase che racchiude tutto ciò che è stato e ciò che sarà”.

Grazie Sara, Sardegna Live e tutti i suoi lettori ti augurano la realizzazione di ogni tuo sogno.

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