Cagliari

Ottantamila sardi alle prese col cancro, nel 2018 nell’isola 10mila nuovi casi

Dati allarmanti, discussi al congresso internazionale dei chirurghi oncologi

Ottantamila sardi alle prese col cancro, nel 2018 nell’isola 10mila nuovi casi

Di: Alessandro Congia


L’evento Sico è presieduto da Piergiorgio Calò e Massimo Dessena e prevede focus su prevenzione, diagnosi precoce, ricerca, metodiche e terapie innovative. Ai lavori prendono parte associazioni dei malati e principali società scientifiche. All’inaugurazione sono interventi Maria Del Zompo, Mario Nieddu, Giorgio Sorrentino, Paolo Truzzu, Raimondo Ibba. 

Ieri, domenica 8 settembre, si è aperto al Teatro Massimo il 42° congresso della Società italiana di oncologia chirurgica (Sico). I lavori proseguono oggi e domani al T-Hotel (Cagliari) e sono presieduti da Piergiorgio Calò (direttore dipartimento scienze chirurgiche, Università Cagliari) e Massimo Dessena (chirurgo ospedale Businco, segretario Sico). I presidenti onorari sono Luciano Di Martino e Angelo Nicolosi. 

Cerimonia inaugurale. “Ospedale Businco e Microcitemico faranno nuovamente capo all’Università di Cagliari” ha detto l’assessore regionale alla Sanità, Mario Nieddu. “Siamo certi di poter procedere e crescere in sinergia e sintonia con la Giunta regionale, nell’interesse dei cittadini e degli studenti” ha aggiunto il rettore Maria Del Zompo. “Per abbattere il cancro serve una grande e compatta coalizione di tutti gli attori” ha rimarcato Raimondo Ibba, presidente Ordine dei medici. Giorgio Sorrentino, direttore generale dell’Azienda ospedaliero-universitaria, ha spiegato: “Per l’organizzazione e la presenza dei presidenti delle principali società scientifiche, sono certo che questo evento avrà importanti riflessi sulle nostre attività”. Dal sindaco di Cagliari, Paolo Truzzu, un caloroso benvenuto: “La città, con gli operatori della salute pubblica, è a vostra disposizione”. 

A seguire, la tavola rotonda con Giordano Beretta (Oncologia-Humanitas, presidente Aiom), Francesco De Lorenzo (presidente Favo-volontari oncologia), Domenico D’Ugo (Cattolica-Roma, presidente Sico), Emanuela Bonoldi (Niguarda-Milano, Società italiana anatomopatologi) e Vittorio Donato (San Camillo, Roma-presidente Airo).  Dagli esperti un bersaglio certo: serve la Rete di oncologia territoriale, la multidisciplinarietà e va migliorato approccio e comunicazione con i pazienti. 

Ricerca e terapie innovative.  Prevenzione, diagnosi precoce, pieno coinvolgimento delle associazioni dei malati. Ma anche le tematiche attuali della chirurgia oncologica, la formazione dei giovani chirurghi, le terapie innovative e le linee di ricerca più avanzate. Il congresso apre un confronto qualificato tra le sale del T-Hotel. Il congresso è articolato per patologia d’organo (tumori mammari, colonretto, sarcoma, sistema endocrino, fegato, peritoneo, pancreas, melanoma). Si dibatterà di elettrochemio terapia, laparoscopia, appropriatezza oncologica, dolore. 

Diecimila nuovi casi in Sardegna nel 2018. I presidenti Piergiorgio Calò e Massimo spiegano “Nella lotta al cancro va impostato un approccio integrato e multidisciplinare per la proposta terapeutica, con un’offerta adeguata di assistenza sul territorio. Va realizzata una presa in carico globale della persona nei suoi bisogni sanitari, sociali e relazionali con l’integrazione degli attori istituzionali e no, le famiglie e le associazioni”. E non solo. “Si parlava di male incurabile ma ora in tanti casi si guarisce o si convive con la patologia: in Italia ci sono 900mila pazienti guariti. Negli ultimi decenni si è registrato in Italia un incremento della prevalenza di pazienti con storia di cancro: erano due milioni e 244 mila nel 2006, sono diventati oltre tre milioni nel 2017 e nel 2020 saranno quattro milioni e mezzo. In Sardegna ci sono circa 76mila pazienti e nel 2018 sono stati registrati diecimila nuovi casi di tumore maligno. La sopravvivenza in Italia è nella media europea ed è maggiore per molti tipi di neoplasia. Il confronto con il nord Europa dà informazioni incoraggianti sull’efficacia globale del nostro sistema sanitario per prevenzione, diagnostica e terapie”. Infine, la Sico: “Perseguiamo un progetto di collaborazione dei chirurghi con gli altri specialisti per progetti di ricerca clinica e confronto sulle integrate opzioni terapeutiche multidisciplinari per la cura del cancro”. 

Relatori e partecipanti. Oltre alla Sico, parteciperanno anche Aiom (Associazione italiana oncologia medica), Airo (Associazione italiana radioterapia oncologica), Siapec (Società italiana anatomia patologica) e Favo (Federazioni associazioni volontariato oncologico). Interverranno i luminari Martin Walz (Essen, Germania), Sylvie Bonvalot (Institut Curie, Parigi) e Olivier Glehen (Centre Hospitalier Universitaire de Lyon). L’evento Sico è destinato a specialisti, medici di medicina generale, specializzandi e medici in formazione che potranno accedere ai corsi di formazione accreditati dai ministeri Salute e Università.

 

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