Sardegna d'Amare

Centenari di Sardegna, un viaggio tra i sentieri del tempo

L’intera Sardegna diventa zona blu. Il professor Pes: “La geografia della longevità nell’Isola sta cambiando e stanno emergendo nuovi comuni con un alto numero di centenari”

Centenari di Sardegna, un viaggio tra i sentieri del tempo

Di: Roberto Tangianu - Nella foto il centenario di Villagrande Strisaili Mario Firinu


Le voci dei centenari di Sardegna, flebili e senza fretta, sfumano nei racconti, intrecciano poesie mandate a memoria, accarezzano le malinconie. La fragilità con cui si sorreggono è sostenuta da una forza d’animo che resiste, fermento di una volontà che non si arrende al destino che non piega. Sono i centenari di questa terra protetta dai mari, che poggia le sue ossa sul granito, sono i figli della nostra storia, testimoni di un vissuto storico alimentato dall’aria salubre e dalle buone abitudini, da una vita autentica e da un territorio ideale. È la Sardegna una delle parti del pianeta dove batte più a lungo il cuore del mondo. 

VENT’ANNI FA LA RICERCA «Si parla di Zona Blu - spiega il professor Gianni Pes dell’Università di Sassari - a partire dal 2000. In quegli anni con il demografo Michel Poulain stavamo visitando i 377 paesi della Sardegna per verificare se sussistevano i criteri per parlare di comune longevo. Allora non utilizzavo il computer, ma avevo una mappa dell’isola e al termine di ogni incontro identificavo con un puntino blu il paese visitato. Dopo un anno e mezzo di lavoro ho visto che nella mappa compariva un’area blu nella zona montuosa centrale della Sardegna, in particolar modo in Ogliastra. Nel 2004 il termine “Zona Blu” è comparso ufficialmente in un articolo di un’importante rivista europea». 

LA SARDEGNA E IL PRIMATO MONDIALE DELLA LONGEVITA’ MASCHILE Oltre alla Sardegna e all’isola di Okinawa, in Giappone, ci sono solo altre due Zone Blu al mondo: Nicoya, penisola della Costa Rica, e Ikaria, isola della Grecia. Dall’analisi dei dati emerge che l’isola giapponese detiene il primo posto nella classifica mondiale della longevità femminile, mentre la Sardegna si colloca subito dopo. Per quanto riguarda la popolazione maschile, invece, è il comune di Villagrande Strisaili che detiene il primato mondiale. Nel paese ogliastrino sono ben 46 i centenari, 21 donne e 25 uomini, identificati a partire dal secondo dopoguerra ad oggi: non esiste un precedente in nessuna parte del mondo se si rapporta questo dato ad una popolazione di circa tre mila e cinquecento abitanti.

L’INTERA SARDEGNA DIVENTA ZONA BLU «In questi ultimi anni ci siamo resi conto di un fenomeno di grande rilievo - racconta il professor Pes -. La geografia della longevità in Sardegna sta cambiando e stanno emergendo nuovi comuni con un alto numero di centenari. Mentre vent’anni fa i comuni longevi erano quelli dell’alta Ogliastra, Urzulei, Talana, Baunei, Villagrande e uno della Barbagia come Seulo, oggi stanno emergendo nuovi paesi come Jerzu, Teulada, Mores, Nule, Bortigali e tanti altri. In tutta la Sardegna si registra quindi ancora oggi una concentrazione di centenari fra le più alte al mondo». 

LE PROBABILITA’ DI DIVENTARE CENTENARI I dati, d’altronde, parlano chiaro. In Ogliastra, su una popolazione di circa 12 mila abitanti, il numero di centenari è di circa 50, ovvero 1 centenario ogni 250 abitanti, proporzione nettamente superiore rispetto a quella che si registra negli Stati Uniti dove i numeri parlano di 1 centenario ogni 10 mila abitanti. La ricerca rivela, inoltre, che la probabilità di un neonato in Sardegna di diventare centenario è 10 volte superiore a quella di un neonato di una qualsiasi altra parte del mondo.

IL SEGRETO DELLA LONGEVITA’. «Lo stile di vita è fondamentale - aggiunge Gianni Pes - e riguarda la qualità di ciò che i centenari hanno mangiato in passato. Da non sottovalutare poi l’attività fisica, non dobbiamo infatti dimenticare che molti di loro erano pastori quindi erano abituati a percorrere molti chilometri al giorno. Infine, il fattore ambientale, ovvero il modo in cui vengono accolti, trattati e rispettati. È fondamentale che trovino uno scopo nella loro esistenza anche in questa fase finale della vita».

IL SENSO DELLA VITA I centenari “respirano” dentro i ricordi di un’esistenza che ha spento tante candeline e acceso i bagliori delle piccole storie dei paesi della Sardegna. Attraverso i nostri anziani abbiamo la possibilità di poggiare su valori identitari reali e tangibili e ognuno di loro è un grande dono. È nella nostra Isola che batte più a lungo il cuore del mondo, non solo in termini di longevità, ma soprattutto per quella qualità della vita che è caratterizzata da una grande umanità. Basta osservare con attenzione gli sguardi profondi dei centenari per cogliere il vero senso della vita. 

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