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Medical Development Laboratory: Scientist Wearing Face Mask Looking Under Microscope and Using Digital Tablet. Specialists Working on Medicine, Biotechnology Research in Advanced Pharma Lab
È nato in Italia un metodo che permette di identificare, fra le varianti del virus SarsCoV2, quelle che potranno diventare le più preoccupanti, le cosiddette VOC (Variant of Concern): arriva dall'analisi del comportamento del virus durante il lockdown ed è pubblicato sull'International Journal of Molecular Sciences dal gruppo di Massimo Zollo, del Ceinge-Biotecnologie avanzate e docente di Genetica dell'Università Federico II di Napoli, con primo autore Angelo Boccia, del gruppo di Bioinformatica del centro, coordinato da Giovanni Paolella.
"L'obbiettivo di questa ricerca era trovare un metodo per identificare varianti o clades emergenti ", ha detto Zollo, riferendosi a gruppi di virus simili.
"In questo modo diventa possibile anticipare quali virus potranno diventare VOC", ha osservato. Il punto di partenza sono stati i gruppi di virus simili che circolavano nel gennaio 2021: "ne abbiamo identificati 18, ma - ha detto ancora il genetista - a mano a mano che aumentavano le restrizioni tese a limitare la circolazione del virus, nell'agosto dello stesso anno il numero si è ridotto a 7. Subito dopo, ossia nel periodo compreso fra settembre e dicembre 2021, i clades sono aumentati a 9".
Questi dati, ha rilevato Zollo, "sono confermati da quanto è avvenuto", sia in seguito ai provvedimenti adottati, fra i quali le zone a colori, e la campagna di vaccinazione. "Indicano inoltre che, quanto più circola il virus, quanto più si generano nuove varianti", ha detto ancora Zollo, riferendosi a quanto si sta osservando in questo periodo. "Ora gruppi di virus simili si stanno distinguendo all'interno della variante Omicron", ma "non sappiamo che cosa questo potrà comportare dal punto di vista clinico.