Salute

Covid, è caos tracciamenti, quarantena, tamponi e autosorveglianza, i medici di famiglia in serie difficoltà

Confusione e problemi pratici legati alle regole in vigore per contrastare la pandemia da Sars Cov2, i medici e i pazienti chiedono più chiarezza, le dichiarazioni del Dottor Paolo Zandara, Segretario Regionale SISPe (Sindacato Italiano Specialisti Pediatri)

Covid, è caos tracciamenti, quarantena, tamponi e autosorveglianza, i medici  di famiglia in serie difficoltà

Di: Sabrina Cau


Si è occupato del problema un documento Fimmg (Federazione italiana medici medicina generale) della Basilicata appena discusso in Regione, che potrebbe essere presto preso in considerazione dal Cts Nazionale perché riguarda un po’ tutta Italia.

Malintesi sui tempi e le modalità di esecuzione dei tamponi (antigenico o molecolare?), sulle disposizioni per la quarantena e i certificati di guarigione o per l’autosorveglianza mandano in confusione non solo i cittadini ma, anche i medici di famiglia e i pediatri che ogni giorno devono confrontarsi con le richieste di aiuto e i problemi pratici  dei pazienti che, giustamente, cercano di capire quali sono le regole in vigore e quali quelle cambiate o annullate. Il tutto è inasprito dalla difficoltà che le Asl delle varie Regioni presentano nell’eseguire i tamponi in tempi ristretti.

Per quanto riguarda i tamponi il ruolo del medico di famiglia è di primo piano. Se l’alunno della scuola effettua uno screening o un cittadino prenota il molecolare all’hub vaccinale o ancora richiede il tampone antigenico in farmacia, il punto di riferimento è sempre il medico curante. Fimmg (Federazione italiana medici medicina generale)chiede che il sistema Ts e la piattaforma Covid regionale trovino un punto d’incontro e che le Regioni definiscano i soggetti autorizzati ad eseguire i tamponi impegnandoli a registrare l'esito su uno dei due circuiti e ad inviare al cittadino SMS o mail. Alcune regioni hanno già adottato codici specifici che identificano per la prestazione dei tamponi Covid in modo tale che il medico possa prescriverli come un normalissimo farmaco per  permettere al cittadino di eseguire il tampone gratuitamente in farmacia.

Il tracciamento:  in questo caso il quesito di Fimmg  riguarda l’equiparazione al test molecolare dei test rapidi della farmacia che ha scatenato una corsa al tampone, ma  quale test antigenico rapido è affidabile? Quello di seconda generazione o solo di terza? I ritardi dei tracciamenti e di conseguenza delle diagnosi Covid stanno creando non pochi problemi a chi rimane bloccato a casa in attesa di una chiamata dall’Ats anche per più settimane.  Un altro quesito fondamentale che medici e pazienti si stanno ponendo in questi ultimo periodo un po’ confuso è:  l’esecuzione di un tampone antigenico in un centro accreditato vale come un tampone molecolare dell’Ats per determinare la fine della quarantena o dell’isolamento e consentire il rientro a lavoro.

Avvio e fine quarantena, isolamento e auto sorveglianza:  Fimmg sottolinea la necessità di individuare gli enti autorizzati a notificare queste situazioni e chiede regole uniformi e chiare. “Oggi se il medico o pediatra chiede un tampone molecolare automaticamente si apre l'isolamento o quarantena ma se l'inserimento in piattaforma proviene da strutture aziendali o private accreditate non è automatico»,  chiarisce il documento . “Inoltre, nell'attività di tracciamento non è possibile aggiungere tra i conviventi i cittadini non in carico al medico titolare della scelta del positivo”. Per l’emissione del certificato di guarigione indispensabile per il rilascio del Green Pass, alcuni uffici Asl rimandano al medico di famiglia o al pediatra tutti i cittadini anche con diverse situazioni. Fimmg sostiene, inoltre, che le migliaia di pazienti in attesa di tampone molecolare di controllo da parte della Asl, dovrebbero poter accedere a centri privati per avere la certificazione di guarigione e non essere rispediti dal medico curante.

Il Dottor Zandara ha espresso le sue perplessità ai microfoni di Sardegna Live:

“Che la situazione pandemica sia grave questo è indiscutibile, ma certamente è resa più complicata dal punto di vista burocratico ed organizzativo. Il lavoro del Pediatra di Famiglia è diventato l’ancora di salvezza per tutte le situazioni incerte in continuo cambiamento che stanno caratterizzando questa fase della sanità territoriale - dichiara - dalle riammissioni scolastiche anche quando non sono necessarie, alle incombenze relative alle segnalazioni e gestione delle quarantene ed isolamento. Al rilascio del Green Pass,  alle richieste di famiglie tenute in quarantena oltre i termini, in attesa di chiamata dall’ATS, con le conseguenze inevitabili sull’attività lavorativa dei genitori.  Il tutto considerando che prosegue la normale attività di prevenzione diagnosi e terapia, estremamente importanti in età pediatrica, esempio le vaccinazioni antinfluenzali, e di assistenza telefonica in caso di positività , l’invio di ricette  e prescrizioni, dopo valutazione del caso. Oramai un pediatra riceve anche  media di 70 – 80 telefonate al giorno e decine di messaggi su Whatsapp per i quali è richiesta la massima attenzione, dato che si tratta di situazioni che possono celare casi anche gravi e di massima allerta. Deve gestire l’accesso alla piattaforma regionale  per il monitoraggio dei contagi e quarantene, dei risultati dei tamponi , se ne esegue di persona e del fascicolo sanitario".

"Per ultimo - continua il dottor Zandara - si sono aggiunte le telefonate di genitori incerti sul fatto di vaccinare o meno i loro figli da 5 ai 12 anni di età. Quello che comunque comincia  a disorientare maggiormente - prosegue - sono le continue variazioni alle norme. Cambiamenti su quarantena ed isolamento , sia nelle scuole che a domicilio, differenziate in base alla situazione vaccinale. Equivalenza tra  tamponi antigenici e molecolari. Vaccinati positivi che possiedono green pass e che possono evitare isolamento. Quello che è necessario ora è che vengano rapidamente inviate dagli enti preposti, quindi dalle singole ASSL , ai medici convenzionati  e dipendenti , tutte le disposizioni in vigore in merito ai temi principali . E - conclude-  che vengano inviate contestualmente a tutti i soggetti coinvolti nella gestione della pandemia, in maniera univoca sul territorio regionale, senza difformità tra le varie ASSL come talvolta accade. In questo modo si potrebbe ottimizzare il lavoro e rendere più semplice ed efficace gestire la sanità territoriale in questa situazione di pandemia”.   

Fonte DoctorNews33

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