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“Non sarà un Natale come tutti gli altri dobbiamo dire parole di verità". Lo ha specificato il ministro della Salute, Roberto Speranza, a 'Live Non è la D'Urso'.
L’esponente del Governo Conte, in merito al coprifuoco dalle 22 alle 6 anche il 24 dicembre e a Capodanno, specifica: "È una norma già vigente e penso che vada confermata ancora. È una delle norme che ci ha consentito in queste settimane di iniziare quel percorso graduale e faticoso che ci consentirà di piegare la curva. Quindi io penso proprio di sì". Niente Messa di mezzanotte dunque.
Riguardo gli spostamenti verso le seconde case, invece, in un’intervista alla Stampa, il viceministro della Salute Pierpaolo Sileri ha detto: “Il punto, in questo caso, è con quante persone si va nelle seconde case. Se è lo stesso nucleo familiare a spostarsi, non cambia moltissimo. Resta però la raccomandazione ad avere un numero ristretto di invitati: direi 6, anche se non è un numero magico. E che non siano 6 invitati diversi ad ogni pasto. Anche il coprifuoco, poi, deve restare alle 22. I ristoratori vanno liberati - aggiunge -, facciamoli riaprire, ma dopo le festività natalizie. In questo momento dobbiamo continuare a dare ossigeno agli ospedali. Ci sono ancora troppe terapie intensive e troppi reparti pieni. Per ora lascerei tutto così, congelato, e a gennaio inizierei a valutare un allentamento delle misure per loro, ma anche per teatri e cinema”.
Sul vaccino. "Quando arriverà sarà di poche dosi, quindi non si porrà il tema obbligo o non obbligo, anzi saremo noi a scegliere a chi dare quelle poche dosi, è chiaro che noi partiremo dai soggetti più sulla frontiera di questa battaglia", ha detto il ministro Speranza.