Piero Comandini, presidente del Consiglio regionale, oggi nell'Aula del palazzo di via Roma ha ricordato la figura di Giacomo Matteotti in una cerimonia di commemorazione a 100 anni dal suo assassinio ad opera di una squadraccia fascista: "Le sue idee, la sua ostinazione nel portare avanti gli ideali in cui credeva sono un modello non solo per chi fa politica o per chi è impegnato nelle Istituzioni, ma per chi crede in un mondo di pace dove la democrazia e l'uguaglianza che rappresentano i valori fondamentali delle società civili devono essere sempre difesi".

All'evento "Matteotti e noi. Una lezione di libertà" sono intervenuti docenti universitari, rappresentanti delle parti sociali e gli studenti del Liceo classico Euclide di Cagliari. A loro, in particolare, si è rivolto Comandini: "Agli studenti presenti qui in aula dico che la democrazia è il valore più importante. Lottate per i principi in cui credete. Non abbiate paura di confrontarvi e di esprimere il vostro pensiero. La democrazia, grazie anche al sacrificio di tanti uomini del passato tra cui Giacomo Matteotti, vi ha dato questa possibilità. Non perdetela".

A conclusione dell'evento è intervenuta anche la presidente della Regione, Alessandra Todde, che ha definito una "necessità" ricordare oggi una figura come Giacomo Matteotti: "Pochi giorni fa un deputato è stato picchiato alla Camera - ha ricordato la governatrice - quando parliamo di libertà ricordiamoci che possiamo farlo grazie a chi ha combattuto il fascismo, grazie alla Resistenza degli italiani". Per Todde non ci si dichiara fascisti solo con il saluto romano ma con i fatti, i gesti, gli atti: "Provvedimenti come il premierato che mette all'angolo una figura come il presidente della Repubblica, garante della Costituzione, ne sono l'esempio - ha chiarito la presidente -. Abbiamo il dovere di opporci e mantenere la schiena dritta quando si tratta di difendere le nostre istituzioni".