Politica

Adinolfi: "Salvini e Meloni potevano schierarsi per il no"

Il presidente nazionale del Popolo della Famiglia lancia la stoccata ai due leader di Centrodestra: "La verità è che chiacchierano tanto ma sono loro ad aver tenuto in piedi Giuseppe Conte perché preferiscono che sia lui a gestire l'Italia post Covid"

Adinolfi:

Di: Giammaria Lavena


Il presidente del Popolo della Famiglia, Mario Adinolfi, commenta i primi exit poll sull'esito del referendum per il taglio dei parlamentari, attaccando duramente Matteo Salvini e Giorgia Meloni.

"I sì un mese fa venivano dati al 90%. In appena venti giorni di campagna tutta dal basso i no hanno più che triplicato i loro consensi, senza poter contare su nessuno dei partiti che hanno un gruppo parlamentare, tutti schierati per il sì o appollaiati sulla libertà di coscienza -ha dichiarato -. Salvini e Meloni che hanno in mano il 40% dell’elettorato potevano schierarsi per il no, come chiedeva buona parte della loro base: il governo sarebbe saltato stasera stessa".

"La verità è che Salvini e Meloni chiacchierano tanto ma hanno tenuto in piedi Giuseppe Conte perché preferiscono che sia lui a gestire questo terribile autunno dell’Italia post-Covid - sostiene Adinolfi -, stanno più comodi all’opposizione: un’ambiguità e un’incoerenza che rischiano di pagare molto caro. Il M5s fatica ad arrivare alla doppia cifra in tutte le regioni ed era debolissimo. E invece da stasera Conte va dritto fino alla rielezione di Mattarella a gennaio 2022".

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