“La concessione dei domiciliari a Ilaria Salis dopo l’accoglimento del ricorso presentato dai suoi legali è una notizia straordinaria che, come Comitato sardo per l’elezione di Ilaria Salis, attendevamo da tempo e che ci rende felici”. A dirlo è Comitato sardo per l’elezione di Ilaria Salis alle Europee.

Ilaria Salis può quindi uscire dal carcere dopo oltre 15 mesi e andare ai domiciliari a Budapest. Prima, però, dovrà pagare la cauzione, che ammonta a 40 mila euro.

“La giovane donna sarda – afferma il Comitato - andrà ai domiciliari a Budapest grazie alla determinazione della sua famiglia e di suo padre che non si sono arresi e non hanno arretrato di un millimetro di fronte alla sopraffazione violenta dei diritti umani e civili di Ilaria Salis che ha subito condizioni di reclusione al limite dell’inumano da parte di un regime autoritario, reazionario e amico dei fascisti. Ha avuto ragione l’Alleanza dei Verdi e della Sinistra, insieme alla parte migliore della società civile che non è rimasta in silenzio a sostenere la necessità politica di questa candidatura al parlamento europeo. Ora Ilaria Salis va riportata a casa e poi anche a Bruxelles come Parlamentare europea”.

“Di fronte alla marea nera dei fascismi che stanno contaminando l’Europa – continua il Comitato sardo per l’elezione di Ilaria Salis alle Europee - questa candidatura rappresenta il modo più efficace di affermare che ci sono diritti universali che devono valere per tutte e tutti, e che quei diritti vanno applicati dove riconosciuti, riaffermati dove vengono calpestati e continuamente evocati quando sono in pericolo. Per questo motivo, ci appelliamo a tutte le donne libere e tutti gli uomini liberi della Sardegna affinché assumano l’impegno civile e politico di sostenere l’elezione di Ilaria Salis al Parlamento europeo con la lista dell’Alleanza Verdi e Sinistra”.