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La Sardegna non è più una Regione Covid-free. L’ultimo aggiornamento dell’Unità di crisi regionale ha registrato 37 nuovi casi: 20 nel nord Sardegna, 13 a Nuoro, 3 nella Città Metropolitana di Cagliari e uno nella provincia del Sud Sardegna.
Ma siamo davvero sorpresi da questi nuovi contagi? Era ovvio che il ripristino della libera circolazione delle persone, parallelamente all’aumento dei contagi in Europa e ai pochi controlli, avrebbe potuto portare a nuove positività. Il caso della festa a Porto Rotondo, dopo la quale alcuni giovani romani sono risultati positivi al virus, ha scatenato secondo alcuni un tiro al bersaglio contro la Sardegna.
Ieri, l’assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato, ha detto: “Sono 75 i casi registrati di questi i 2/3 sono di importazione e il 30% dalla sola Sardegna. L’aumento è causato dai rientri di positivi asintomatici individuati ai drive-in, sarebbe opportuno effettuare i test agli imbarchi dalla Sardegna per evitare diffusione del virus all’interno delle navi”.
Ragazzi che arrivavano in Sardegna direttamente da Ibiza.
Oggi il presidente del Consiglio regionale Michele Pais si indigna per l’articolo del Corriere della Sera, dove “a pagina 3 la Sardegna diventa focolaio del Coronavirus e i sardi diventano untori” e sempre oggi, il governatore Solinas in un’intervista rilasciata allo stesso quotidiano sottolinea: “Volevo i tamponi per i turisti ma il governo mi ha bloccato. La Sardegna non ha mai avuto una circolazione virale autoctona. Tutti i casi sono di importazione o di ritorno, persone già positive testate una volta giunte in Sardegna o sardi infettati durante le vacanze all’estero. Dai dati ufficiali il numero maggiore dei casi si registra comunque in altre regioni del Paese e il nostro sistema sanitario sta gestendo in modo ordinato e tempestivo la situazione”.
“Se vogliamo analizzare i numeri, i presunti contagi in discoteca sono una minima parte rispetto al complesso dei positivi: abbiamo una ventina di clandestini algerini che non vengono rimpatriati e scappano dai centri d'accoglienza; abbiamo turisti spagnoli, croati e francesi che sono potuti entrare senza controlli grazie alle precedenti scelte del governo", ha spiegato Solinas.
Come si evince dagli ultimi dati della Protezione civile (vedi sotto), le persone attualmente positive in Sardegna sono 154, è dunque tra le Regioni con il numero più basso, e, considerata la forte attrazione turistica dell'Isola nella stagione estiva, i 37 casi positivi registrati ieri non possono e non devono posizionarci in una condizione tale da destare allarmare, né tantomeno, evidentemente, come Regione sulla quale puntare il dito.