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Bonus bici, la deputata Deiana risponde alle polemiche e precisa: “Pensato per evitare la congestione delle città alla ripartenza”

“In Sardegna è la Rete metropolitana del Nord Sardegna a penalizzare i suoi cittadini. La Regione si attivi subito”

Bonus bici, la deputata Deiana risponde alle polemiche e precisa: “Pensato per evitare la congestione delle città alla ripartenza”

Di: Redazione Sardegna Live


“Non si tratta di un incentivo destinato per chi si deve cambiare la bicicletta, quanto piuttosto per evitare la congestione delle città alla ripartenza post Covid19”.

A precisarlo è la deputata del Movimento 5 stelle Paola Deiana.

Infatti, in seguito alle dichiarazioni di alcune esponenti politici, che hanno lamentato l’esclusione dei Comuni sotto i 50mila abitanti, la Capogruppo alla Camera della Commissione Ambiente tiene a sottolineare le ragioni per le quali il Governo ha scelto di stanziare 120 milioni per il bonus bici.

“Si tratta di un provvedimento importante per incentivare una mobilità sostenibile, che porti a vivere la città in maniera differente con l’utilizzo di mezzi di trasporto meno inquinanti e dunque a vantaggio dell’ambiente. E il Ministero interessato, su questo fronte, è continuamente impegnato nello studio e nella programmazione di azioni sinergiche e strategiche”, afferma la parlamentare.

Ancor di più “nasce dall’esigenza di offrire una valida alternativa ai mezzi di trasporto, per evitare così il congestionamento dei centri urbani e possibili rischi di assembramento nella fase post emergenza. È semplice dunque capire perché, in questa fase, non tutti i Comuni italiani rientrano nell’incentivo”.

Nello specifico, in Sardegna, è la Rete metropolitana del Nord Sardegna a penalizzare i suoi cittadini.

“Un territorio che, a differenza dei Comuni della Città Metropolitana di Cagliari, è sempre stato considerato di serie b - afferma Paola Deiana -. La Rete metropolitana, anziché aiutare i Comuni, li ha spesso posti in una condizione di svantaggio. Ad esempio, non ha potuto accedere a numerose risorse sia nazionali che europee”.

 “A sopperire, infatti, a questo gap spetta alla Regione. È la Regione che deve garantire condizioni equivalenti per le reti metropolitane che eventualmente siano escluse dalla partecipazione a finanziamenti statali o europei, destinati alle città metropolitane, con la sola motivazione della definizione giuridica della forma associativa dei comuni. Per questo sollecito la Giunta regionale affinché non dimentichi ancora il Nord Sardegna. Un territorio escluso dalle strategie economiche della Regione che continua a guardare sempre e solo Cagliari”.

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