La Sanità è uno dei temi forti dell’attualità politica regionale. Disagi, carenze di personale, ventilata chiusura di strutture ospedaliere sembrano essere, ormai, all’ordine  del giorno. A questo proposito abbiamo raccolto il pensiero della Consigliera regionale del Movimento Cinque Stelle, Carla Cuccu, componente della sesta commissione.

Un suo pensiero sui primi mesi di lavoro della Giunta Solinas

“Devo ancora una volta stigmatizzare, come ho fatto da subito in sede di repliche alle dichiarazioni programmatiche del Presidente, l'assenza di una programmazione a lungo termie, necessaria per dare risposte concrete e consone ai bisogni ed alle attese della popolazione sarda”.

Lei fa parte della Commissione Sanità: quali sono, a suo modo di vedere, le carenze e quali le situazioni critiche

“Sono numerose le criticità che ho riscontrato insieme alla sesta commissione, di cui faccio parte, nel corso dei sopralluoghi effettuati nei nosicomi sardi, per le quali l'assessore Nieddu, con disponibilità, cerca di dare risposte immediate. Urge redigere un piano pluriennale dell'organico necessario per poter bandire concorsi ed assumere personale medico, infermieristici, far scorrere le graduatorie per gli OSS, dotare le strutture ospedaliere esistenti di macchinari all'avanguardia, di tecnologie al passo con i tempi, efficientare le farmacie ospedaliere. Questo è l'unico modo per razionalizzare la sanità sarda. L'ospedale Mater Dei di Olbia si è rivelato l'efficienza che a priori ci si aspettava; tuttavia, a pochi mesi dall' inizio dell'esercizio, constatiamo che quell'eccellenza sanitaria è costituita col reclutamento delle eccellenze già esistenti nella sanità sarda a discapito delle strutture già presenti nei territori che continuano ad essere depauperati perché', giustamente, il personale preferisce lavorare dove, a parità di prestazioni, la retribuzione è superiore. Occorre porre in essere misure atte a garantire prestazioni sanitarie di qualità, in tempi reali, per tutti i cittadini. Se l'idea della Giunta è di realizzare nuovi ospedali, si progettino pure; ma, nell'immediatezza, si efficientino con scrupolosa programmazione le realtà esistenti. Urge restituire dignità e vigore al personale medico e para medico ed anche alla medicina del territorio per risolvere, così, le lungaggini delle liste d'attesa. Si potenzi l’attività dei  medici di base, preservando gli ospedali, grandi o piccoli che siano, con particolari premure per quelli delle zone  disagiate”.

Vicenda Aias: il suo punto di vista

“Il mio primo atto consiliare giunto in commissione sanità ad Aprile 2019 è stato la mia interpellanza sull'Aias, poi reiterata con ulteriori interventi. L'aula ha votato all'unanimità la risoluzione della commissione speciale istituita per far luce sullo stato di insolvenza dell'associazione nei confronti di 1.200 dipendenti che attendono ben 12 stipendi arretrati. Attendiamo, pertanto, di conoscere l'esito dell’operatività della soluzione pensata dalla giunta di concerto col Prefetto in data 28 ottobre 2019 mediante il crono programma di interventi e dell'applicazione dell'art. 30, comma 6, d. Lvo. 50/2016”.

Nei giorni scorsi ha presentato un'interrogazione sul caso del paziente del Sirai al quale è stata sospesa la chemioterapia. Il suo appello alla Giunta

“Il paziente si trova spesso a dover fare i conti con la disorganizzazione dell’assistenza e con la carenza di personale sanitario in ospedale. Purtroppo devo ripetermi: soltanto una seria programmazione quadriennale potrà scongiurare il ripetersi di situazioni lesive del diritto alla salute dei sardi. Le soluzioni tampone non risolvono la situazione ma recano disagi ai pazienti che al personale sanitario”.