Baunei

Turismo, sanità, piaga incendi e trasporti: l’intervista a Salvatore Corrias

Il pensiero del Consigliere regionale del Partito Democratico su alcuni temi caldi della politica sarda

Turismo, sanità, piaga incendi e trasporti: l’intervista a Salvatore Corrias

Di: Antonio Caria


46 anni appena compiuti, Salvatore Corrias, attuale Sindaco di Baunei, è alla sua seconda esperienza in Consiglio regionale, dove è stato eletto per il Partito Democratico.

Lo abbiamo intervistato per avere una sua opinione su alcune tematiche riguardo la politica regionale.

Un giudizio sui primi mesi della Giunta Solinas.

“Sei mesi di dichiarazioni di intenti, senza alcun tangibile beneficio per i sardi, sei mesi di alibi giustificati dalle presunte altrui insufficienze, senza alcuna, propria assunzione di coscienza. Il risultato è che poco o nulla si è fatto sul piano della produzione legislativa, in alcun settore: solo leggicchie dettate dalla contingenza, affrancate da una visione necessaria, che un governo dovrebbe avere e che, infine, non ha. Ed è qua che sta il problema: manca una visione di Sardegna, una programmazione di lunga gittata, articolata sui temi, capace di rispondere alle attese dei sardi, e di risolvere le grandi vertenze della nostra isola. Certo, diamo il tempo a questa Giunta, tutto quello che occorre a capire dove si vuole andare. Il tempo, quel tempo, ci aiuterà a giudicare con onestà e cognizione”.

Parliamo di turismo: lei è Sindaco di un paese, Baunei, un centro ad alta attrazione turistica. Quali sono le politiche che vuole portare avanti?

“La Sardegna ha una vocazione turistica spiccata, che è tale per ragioni storiche e geografiche, connotata soprattutto in senso naturalistico e paesaggistico. Ogni politica sul turismo deve essere informata alla sostenibilità ambientale e culturale, su ogni versante, dal turismo balneare a quello montano. Dobbiamo attribuire un valore a quanto realmente ci appartiene, senza cedere alla seduzione del pittoresco, assumendo la piena capacità di raccontare ciò che siamo e di promuovere ciò che abbiamo: le nostre coste, così varie ed uniche, il nostro entroterra, così selvaggio e irripetibile, i nostri borghi e le nostre città, i nostri prodotti enogastronomici. Credo che una forma sulla quale, oggi, valga davvero la pena di investire, sia quella del turismo attivo nelle sue declinazioni più moderne, capaci di appagare una domanda crescente”.

Sanità: è sotto l'occhio di tutti le difficoltà dell'ospedale di Lanusei. Come giudica la riforma sanitaria proposta dalla Giunta?

“La riforma sanitaria varata dalla precedente Giunta regionale è nata con le migliori intenzioni, specie sul piano della razionalizzazione dei costi e della organizzazione dei servizi, soffrendo, però, di carenze di programmazione, specie nazionale, che si ripresentano oggi in tutta la loro evidenza, con gravi conseguenze nella gestione del sistema sanitario locale, ospedaliero e distrettuale: i territori più deboli e periferici, in questo senso, soffrono più di tutti. L’Ogliastra è tra questi, pur avendo avuto, nel tempo, in ragione della sua storica autonomia, una gestione virtuosa, ed avendo, oggi, un presidio ospedaliero che funziona bene in tutti i suoi reparti, su alcuni dei quali incombe la chiusura, tema sul quale, oggi come ieri, chiediamo con forza soluzioni immediate e durevoli. Le ipotesi provenienti dalla paventata nuova riforma non ci piacciono affatto: rivendicherò con forza le prerogative del nostro territorio e dei nostri presìdi sanitari, a tutela degli ogliastrini e della loro salute”.

La sua zona è stata una delle più colpite dagli incendi: come si può contrastare questa annosa piaga?

“Credo serva un’azione educativa pervasiva, dalle scuole ai centri di educazione ambientale, alle amministrazioni e alle associazioni che svolgono opera di sensibilizzazione civica e di protezione civile. Serve, altresì, un presidio diffuso del territorio, che veda la presenza costante degli organi di polizia locale e rurale, di vigilanza ambientale e forestale, in stretta sintonia con il corpo dei Vigili del fuoco: gli incendi di questi giorni, tra la Planargia e il Marghine, ci dicono che non bisogna mai abbassare la guardia. Ogni misura di prevenzione e di controllo deve collocarsi dentro un piano di interventi che veda protagonisti l’Ente Regione nelle sue articolazioni (fondamentale il ruolo di Forestas) e gli enti locali: confidiamo che l’Assessore all’Ambiente, che ha già mostrato molta sensibilità, continui a prestare la giusta attenzione”.

Questione trasporti: una delle sue battaglie è il mantenimento della rotta marittima Arbatax-Civitavecchia. Il suo appello al Ministero delle Infrastrutture. 

“I trasporti sono un tema annoso, che si ripresenta puntuale nella sua gravità, si tratti di quello aereo che di quello marittimo. Le soluzioni che si avanzano di volta in volta rischiano di essere insufficienti, poiché affidate a contingenze e a scadenze, non ultima quella del prossimo luglio 2020 proprio su alcune rotte navali, questione sulla quale abbiamo chiesto alla Giunta che metta in atto, presso il Ministero, ogni azione utile a scongiurare le chiusure annunciate. Ma il problema è strutturale, giuridico, economico, politico: il riconoscimento in Costituzione della nostra insularità può dar forza ad una oggettiva condizione di svantaggio, e potrebbe essere un passo importante -non l’unico- per farci essere davvero cittadini italiani ed europei con gli stessi esatti diritti, anche quello alla mobilità. Una nave dalla Sardegna vale quanto un treno sulla penisola, né più, né meno, e tanto si dica per le tratte aeree. Potersi muovere vuol dire avere la libertà di scegliere dove andare e quando tornare. Ed è, questa, una libertà fondamentale, il primo dei diritti. Una libertà che dobbiamo ai nostri giovani che vanno via e che spesso, purtroppo, scelgono di non ritornare. Questa, per me, è la grande sfida”.

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