Politica

Finanziaria, dibattito sulla sanità: "esiste il caso Sardegna"

Sul tavolo l’articolo 4 in materia di sanità e politiche sociali che stanzia oltre 4 miliardi

Finanziaria, dibattito sulla sanità:

Di: Redazione Sardegna Live


I problemi negli ospedali, le difficoltà nella gestione della pandemia e la fase transitoria dalle vecchie alle nuove Asl al centro del dibattito in Consiglio regionale dove è in discussione la Finanziaria 2022 da 9,5 miliardi e, in particolare, l'articolo 4 in materia di sanità e politiche sociali che stanzia oltre quattro miliardi, quasi la metà dell'intero bilancio. Le opposizioni hanno posto una serie di questioni e in Aula l'assessore Mario Nieddu ha risposto punto per punto.

Secondo Desirè Manca (M5S) "esiste un caso Sardegna dove si nega il diritto alla salute dei cittadini: in due anni la Giunta è stata incapace di risolvere i problemi". Eugenio Lai (LeU) ha parlato di "riforma utopica i termini di servizi rispetto alle esigenze dei cittadini, nella Finanziaria non esiste l'ombra di programmazione sanitaria".

Secondo Francesco Agus (Progressisti) "i problemi sono tali e tanti che non possono essere risolti in un capitolo di bilancio che contiene oltre 4 miliardi di spesa sanitaria". Quanto allo stato della gestione, "la sensazione è che non ci sia controllo e che la macchina vada avanti nella notte con i fari spenti".

Anche Gianfranco Ganau ha fatto riferimento a "una riforma sbagliata nel momento sbagliato, che paralizza il sistema". Per la maggioranza sono intervenuti Giorgio Oppi (Udc) e Michele Cossa (Riformatori). Il primo ha messo in evidenza la questione dei 1400 infermieri in graduatoria e non ancora assegnati: "Serve decisionismo", ha detto rivolto all'assessore. Cossa ha ribadito che "siamo nel bel mezzo di una riforma che aveva l'obiettivo di portare la sanità vicina ai territori, invece sembra che l'Ares faccia resistenza e impedisca di far funzionare le Asl".

In proposito, l'assessore Nieddu ha ricordato che "esiste una fase transitoria, ma presto arriverà la delibera per lo scorporo". L'esponente della Giunta ha anche risposto ai rilievi fatti dalle opposizioni sulla presenza di pazienti Covid in tutti gli ospedali e sulla crisi dei Pronto soccorso: "Il quadro epidemiologico è mutato in occasione della quarta ondata, il picco si è manifestato in un periodo molto ravvicinato e questo, complici i 50mila non vaccinati che impattano non poco e anche l'assenza di provvedimenti di chiusura, ha messo in sofferenza il sistema".

Quanto al Pronto soccorso del Santissima Trinità, "non ha riaperto perché nel frattempo perché in questo momento, di fatto, parliamo di un ospedale Covid". Per quanto riguarda la carenza di personale, Nieddu ha fatto il punto sui concorsi banditi dalla Regione dall'inizio della legislatura: 101 per un totale di 1315 posti, conclusi 38 per 484 posti.

Infine il bando per gli infermieri: in settimana partiranno le chiamate, "il problema è che molti lavorano già nel sistema sanitario". In difesa di Nieddu è intervenuto il capogruppo della Lega, Pierluigi Saiu: "L'assessore ha trovato un sistema sanitario con le assunzioni bloccate e in cui non si poteva spendere un euro in più: in questo quadro è scoppiata la pandemia che non è un alibi ma è stata uno tsunami".

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