Politica

Quirinale. Senza super green pass, deputato sardo De Martini non può votare: "Non mi arrendo"

Il deputato cagliaritano della Lega impossibilitato a viaggiare dalla Sardegna. Doveva partecipare alle votazioni per il nuovo presidente della Repubblica: "Tutto questo è folle: deputati positivi votano in drive-in e io con tampone negativo non posso partire, voglio che tutti sappiano cosa accade"

Quirinale. Senza super green pass, deputato sardo De Martini non può votare:

Di: Giammaria Lavena


“È una battaglia, non mi arrendo”. È quanto promette il deputato leghista Guido De Martini, intervistato da Sardegna Live. L’esponente sardo del Carroccio è uno dei grandi elettori che avrebbe dovuto partecipare oggi alle votazioni per l’elezione del presidente della Repubblica. Ma De Martini non è partito per Roma, impossibilitato poiché non munito di super green pass. 

“Noi, come Sardegna – commenta – siamo un unicum. Ci sono almeno dalle 100 alle 200mila persone senza super green pass nell’Isola, che non possono viaggiare su navi e aerei. Un unicum perché l’altra isola, la Sicilia, ha disposto un’ordinanza per la quale si può attraversare lo Stretto di Messina semplicemente con un tampone, come facevamo qua sino al 5 gennaio.

“Per altro – aggiunge perplesso – alla Camera si può accedere per votare semplicemente col tampone, persino i positivi possono farlo grazie al drive in, mentre io no. La cosa folle è che questa nostra debilitazione come sardi non prevede alcuna deroga: per un concorso, un intervento chirurgico, un voto parlamentare o più semplicemente un ricongiungimento familiare. Tutto ciò mi sembra impossibile”.

Nessun problema invece per i viaggi all’estero, il che, per De Martini, rappresenta un paradosso: “È possibile viaggiare sui voli internazionali, ma non posso andare a Roma. Io voglio avere gli stessi servizi che hanno i miei colleghi nel resto d’Italia e avere la possibilità di partecipare al voto alla Camera, spostandomi in aereo con tampone negativo e mascherina Ffp2. Voglio essere messo in condizione di esercitare i miei diritti”.

L’unico modo per votare, spiega, sarebbe stato quello di andare “in esilio a Roma, salvo poi non poter tornare in Sardegna”. “Io ho dei genitori estremamente anziani e per me è indispensabile poter tornare in caso di necessità”. Ma il deputato leghista non è l’unico fra i sardi a trovarsi di fronte all’ostacolo super green pass: “Due colleghi, già partiti nei giorni scorsi a Roma, adesso saranno impossibilitati a far ritorno nell’Isola”. “Si tratta – racconta – dei deputati Pino Cabras (Alternativa) e Andrea Vallascas (M5S)”. 

“Verranno fatti tanti ricorsi; alcuni sono stati già respinti, ma andremo avanti. Quello che a me interessa – conclude – è che tutte le persone vengano a conoscenza di questo problema, poiché in tanti non sono al corrente di cosa sta accadendo. E questo, purtroppo, accade solo per la Sardegna”.

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