Roma

Deiana e Terzoni (M5S): “Per la salvaguardia dei beni ambientali c’è una totale carenza di leggi nazionali”

Sabato scorso un tavolo tecnico per la tutela del patrimonio geologico, speleologico e geominerario

Deiana e Terzoni (M5S): “Per la salvaguardia dei beni ambientali c’è una totale carenza di leggi nazionali”

Di: Antonio Caria


Sabato 13 aprile si è svolto a Roma un tavolo tecnico, promosso dalla Società Speleologica Italiana, con le deputate del Movimento 5 Stelle Paola Deiana e Patrizia Terzoni, per illustrare il loro disegno di legge, firmato dai colleghi pentastellati, sulla tutela, valorizzazione e gestione del patrimonio geologico, speleologico e geominerario.

All’incontro erano presenti anche i referenti del Club Alpino Italiano  e delle Federazioni speleologiche regionali. La proposta di legge propone criteri e princìpi per la tutela, la valorizzazione, l’individuazione, la classificazione, il monitoraggio e la gestione, anche a fini turistici, di tali siti e prevede l’istituzione della rete dei parchi geominerari.

“Secondo l’articolo 117 della Costituzione, la tutela dei beni ambientali è prerogativa dello Stato, ma per quanto riguarda questi siti, che non sono solo beni ambientali, ma veri e propri monumenti naturali, si ha una totale carenza di leggi nazionali. A nostro avviso – hanno dichiarato Paola Deiana e Patrizia Terzoni – questo rappresenta una lacuna che deve essere colmata considerato che il territorio italiano è particolarmente ricco di questo tipo di formazioni”.

A loro modo di vedere, La proposta di legge “Non intende sovrapporsi al lavoro svolto dalle Regioni e dalle associazioni, ma armonizzare le diverse normative regionali prevedendo strumenti che possono essere applicati e replicati in tutto il territorio nazionale e stabilendo criteri condivisi e omogenei per il riconoscimento e la classificazione dei geositi ipogei e del patrimonio speleologico. Una particolare attenzione è rivolta alla tutela di questi meravigliosi luoghi e all’istituzione di un catasto nazionale condiviso”.

“Per portare a termine questo grande progetto – hanno aggiunto Deiana e Terzoni –, a nostro avviso è necessaria una legge quadro nazionale, che detti le linee guida e che copra a 360 gradi il lavoro già svolto, che riunisca le diverse normative regionali garantendo criteri di qualità e di classificazione scientifica omogenei e che sia in grado di assicurare la tutela ambientale degli ecosistemi interessati”.

“È stato un incontro molto costruttivo – hanno concluso -. Sono stati affrontati punti dirimenti e siamo aperte a eventuali modifiche sulla scorta dei pareri degli esperti che abbiamo sentito”. 

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