Posada

Chiarimento tra Deiana e Fresu: "Non ero a conoscenza dell'intimidazione"

Il presidente dell'Anci ha contattato il consigliere di Posada vittima di intimidazioni, che aveva lamentato di non aver ricevuto alcun messaggio di solidarietà

Chiarimento tra Deiana e Fresu:

Di: Redazione Sardegna Live


"Ho appreso da Sardegna Live di un fatto increscioso accaduto al consigliere di Posada Giorgio Fresu che, giustamente, ha lamentato una mia supposta dimenticanza rispetto all’intimidazione subita", esordisce così Emiliano Deiana, presidente di Anci Sardegna, in risposta alle dichiarazioni dell'amministratore di Posada che aveva denunciato una mancanza di attenzione da parte dell'associazione dei Comuni italiani dopo le scritte ingiuriose e inquietanti rivoltegli su un muro del suo paese. 

"Ho ricevuto tantissimi attestati di stima e affetto da cittadini di Posada e non solo, sia sui social sia in forma privata - aveva dichiarato nella serata di oggi Fresu a Sardegna Live -. Non ho notato altrettanta attenzione e sensibilità da parte delle istituzioni regionali e in particolare dell’Anci".

Un incidente diplomatico rispetto al quale Deiana è subito intervenuto: "Ho recuperato il numero di Giorgio Fresu - che tra l’altro conosco da anni - per chiarire il fatto non ero a conoscenza di questa intimidazione - spiega il presidente dell'Anci -. Capita, talvolta, di non leggere i giornali e di non essere troppo presente sui social né di essere avvisato da altri amministratori: questa è la sola motivazione per cui non ho espresso - cosa che faccio con ritardo - la giusta solidarietà a Giorgio per il grave atto subito".

"Un’intimidazione che si aggiunge alle tante - prosegue Deiana -, troppe intimidazioni che si sono verificate negli ultimi anni in Sardegna e che non rende giustizia dell’indefesso lavoro che svolgono i consiglieri comunali a favore delle loro comunità, in un momento di gravissima crisi come questo. Nessuna dimenticanza da parte di Anci Sardegna: solo un mio calo di attenzione - per ragioni personali - di cui, come detto a voce a Fresu, mi assumo anche pubblicamente la responsabilità".

"Ora, però - conclude -, la cosa importante è l’atto in sé; violento e immotivato anche rispetto alle prese di posizione istituzionali che lo stesso consigliere ha assunto negli anni. A lui e alla sua famiglia la solidarietà dell’Associazione e della comunità degli amministratori sardi".

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