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"Fino al 21 giugno in zona bianca il consumo al tavolo negli spazi al chiuso è consentito per le attività dei servizi di ristorazione per un massimo di sei persone per tavolo, salvo che siano tutti conviventi". È quanto recita l'ordinanza firmata dal ministro della Salute Roberto Speranza nella serata ieri. Un provvedimento, arrivato al termine del confronto con il ministero degli Affari regionali, con il quale dunque il ministro ha fissato, in zona bianca, il limite di sei persone per ciascun tavolo al chiuso. Via, invece, sempre in zona bianca, il limite ai tavoli all’aperto.
"Governo e Regioni verso una sintesi positiva sul numero massimo dei commensali nei ristoranti, tanto al chiuso quanto all'aperto. La zona bianca è un 'premio', non avrebbe avuto senso mantenere le stesse regole previste per la zona gialla. Torniamo alla normalità”, aveva scritto su twitter il ministro per le Autonomie, Mariastella Gelmini.
Intanto, lunedì prossimo Abruzzo, Liguria, Umbria e Veneto passeranno in zona bianca: niente coprifuoco, riaperture e regole nuove nei ristoranti, con 6 persone al tavolo al chiuso e nessun limite all'aperto. Questi territori vanno ad aggiungersi a Sardegna, Molise e Friuli Venezia Giulia già nella fascia più bassa di rischio covid dal 31 maggio. Il resto dell'Italia resta ancora in zona gialla. Il lunedì successivo però, 14 giugno, se il trend verrà confermato sarà il turno di Lombardia, Lazio, Emilia Romagna, Piemonte, Puglia e provincia di Trento.