Sono 17mila i morti a causa del coronavirus in Spagna nonostante il lockdown imposto dal governo. Per gli esperti e per il premier Pedro Sanchez, però, il picco è passato e il Paese è pronto a ripartire, imponendo rigidissime misure di igiene e sicurezza.

Riapriranno alcune attività come uffici, edilizia e industria. Una ripartenza che però non trova il consenso di tutti i cittadini spagnoli. La decisione del primo ministro è stata infatti contestata da molti operatori sanitari. Come riportato da El Pais anche parte delle forze politiche e amministrazioni territoriali, come ad esempio la Catalogna, non sono d’accordo con la decisione di Sanchez. Il primo ministro spagnolo, però, ha imposto con la riapertura anche diverse misure stringenti dal punto di vista sanitario. Le attività che riapriranno prevedono distanziamento, uso di disinfettanti, mascherine, controlli nelle strade, la distribuzione gratuita di 10 milioni di mascherine sui mezzi pubblici.

Il governo ha stilato anche un decalogo sui comportamenti da tenere nel graduale ritorno alla normalità.