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Tradizioni di Natale: quali le più bizzarre al mondo?

Le festività di fine anno sono molto sentite e amate in tutto il pianeta, ma le tradizioni particolari dei vari paesi vi sorprenderanno davvero tanto, scopriamo quali sono

Tradizioni di Natale: quali le più bizzarre al mondo?

Di: Sabrina Cau


A dicembre cominciamo a decorare l’abete, i bimbi scrivono la lettera a Babbo Natale, mangiamo il panettone e/o il pandoro e aspettiamo con impazienza i regali da scartare. Ma avete mai pensato a come si festeggia questa ricorrenza negli altri paesi del mondo? Beh, le tradizioni di Natale sono molto differenti e quelle curiose e bizzarre sono davvero tante.

Iniziamo il nostro viaggio dalla Serbia dove i genitori devono “temere” l’arrivo dell’ultimo mese dell’anno. Due domeniche prima del 25 dicembre, infatti, i bimbi rapiscono la mamma la legano a una sedia e in cambio della libertà le chiedono i regali. Poi, lo stesso trattamento è riservato anche al papà. Chissà quanto si divertirebbero  i nostri piccoli con questa “minacciosa” tradizione!

Visitiamo un attimo la Russia e scopriamo cheDed Moroz (il nonno gelo o il nonno delle nevi) è colui che sostituisce il nostro Babbo Natale, porta i doni ai bambini. Indossa un vestito blu e al posto delle renne viene trasportato da tre cavalli. Suona il campanello e i bambini che aprono la porta devono cantare, in caso contrario vengono puniti e congelati con il suo bastone. Ded Moroz non è aiutato dagli elfi, ma dalla principessa delle nevi che in realtà è sua nipotina Snegúrochka e insieme distribuiscono  i regali non prima dell’ultimo giorno dell’anno.

Facciamo un salto in Irlanda.  Qui alcune famiglie, dopo il tramonto del giorno della vigilia, mettono una candela accesa sul davanzale della finestra. Un segnale di benvenuto per Maria e Giuseppe che, secondo i vangeli,  girovagano a Betlemme in cerca di dimora la notte in cui nasce Gesù.  In Irlanda è molto curiosa anche la tradizione che equivale alla nostra epifania: il sei gennaio conosciuto come “Natale delle donne”,  tutte hanno  un giorno di riposo ed escono con le amiche per bere qualcosa insieme. Nel frattempo  gli uomini devono cucinare, dedicarsi alle faccende domestiche e disfare le decorazioni natalizie.  Questa è un’abitudine che spopolerebbe anche in Italia!

In Perù, invece,alla fine della cena natalizia si interrogano le foglie di coca per conoscere il futuro. La coca permetterebbe la comunicazione degli esseri umani con gli dei e solo un diretto discendente delle Ande è in grado di leggerla. Un curioso metodo di chiaroveggenza già in uso in epoca Inca anche in Bolivia.

La Repubblica Ceca  ci stupisce con barche di noci e scarpe volanti. Durante la vigilia le donne single, davanti alla porta di casa, gettano una scarpa all’indietro. Ma niente paura è solo per amore! Se la scarpa “atterra” con la punta rivolta verso la porta significa che la fortunata incontrerà  l’amore, ma se accidentalmente questa cade in direzione della casa è un brutto segno: vita da single per una altro lungo anno!  Chi, poi, sarà il più longevo? La risposta viene dalle barchette fatte con dei gusci di noce dove mettere sopra una candelina . Il proprietario della barca  la cui candela impiega più tempo a spegnersi, vivrà più a lungo di tutti gli altri.

In Ucraina il Natale si celebra il 7 gennaio (loro usano il calendario giuliano).  Per decorare l’albero utilizzano come noi le palline colorate,  le luci e le varie decorazioni.  Ma non basta, serve qualcos’altro! Perché quindi non pensare a un’ elegante ragnatela? Si avete capito bene, dopo aver addobbato l’abete lo ricoprono con una ragnatela, ovviamente artificiale. Una tradizione che ha origine da una tenera e antichissima leggenda popolare: una vedova molto povera con dei figli piccoli, non avendo la possibilità di comprare le decorazioni per l’albero, iniziò ad addobbarlo con le cose che aveva in casa, come le noci e la frutta.  La notte di Natale, quando tutti dormivano, i ragni che erano sull’albero tessero una grande tela che lo ricoprì interamente.  Il giorno dopo, i raggi del sole trasformarono  la ragnatela in fili dorati e argentati rendendo bellissimo quel modesto albero.

In  Svezia  le festività natalizie iniziano il 13 dicembre il giorno di Santa Lucia, martire italiana. Un’abitudine molto particolare in questo paese è la costruzione di una statua gigante di un caprone di paglia, che risale ad antiche tradizioni pagane. Si tratta del  Julbock che portava i doni prima di Babbo Natale. La statua è  alta 13 metri,  pesa 3,6 tonnellate e viene posta in piazza  al centro della città di Gävle. Ogni anno si cerca di darle fuoco, ma è stata bruciata con successo solo 29 volte in 50 anni. In tutte  le case svedesi è naturale vederne una in miniatura  accanto all’albero addobbato o sopra i mobili.

Le Filippine ci offrono un periodo natalizio fra i più colorati e spettacolari del mondo. Nella città di San Fernando, il sabato prima della vigilia, il grande Festival delle Lanterne Giganti porta turisti e spettatori da tutto il mondo. Undici villaggi si competono il titolo di miglior lanterna natalizia che si chiama Parols e simboleggia la stella cometa di Betlemme. All’inizio le lanterne erano molto semplici, fatte di bambù e carta illuminata da una candela,  ma poi nel tempo sono diventate delle meravigliose e gigantesche opere d’arte con migliaia di luci e colori a rendere speciale il loro Natale.

In Austria il Natale sembra quasi Halloween. Babbo Natale premia i bambini buoni, ma Krampus (un demone che si incontra per le strade) si porta nel sacco quelli monelli. Un Natale un po’ “inquietante” per i poveri bimbi in balia dei ragazzi più grandi, che se la spassano travestendosi da Krampus per spaventali, tra l’altro durante la festa più bella al mondo.

Nell’affascinante Giappone il Natale è visto come un periodo di felicità assoluta e poco come una celebrazione religiosa. Il 24 dicembre è  la festa degli innamorati e delle famiglie con bimbi piccoli. Si mangia  pollo fritto e Christmas Cake, una deliziosa torta di pan di spagna guarnita con panna montata, fragole e immagini di Babbo Natale. Scambiarsi i regali? Si, ma solo tra innamorati.

Arriviamo in  Argentina  dove il Natale è in estate. Non è strano ritrovarsi in spiaggia o in piscina per mangiare tutti insieme l’asado (carne alla brace), per bere spumante e deliziarsi del prelibato panettone. Fino a qualche anno fa i regali venivano portati a gennaio dai Re Magi e i bambini lasciavano fuori dalla porta di casa, erba e acqua per i cammelli. Adesso è Babbo Natale a portare i doni e lo fa la notte del 24 dicembre, quando a Buenos Aires, Cordoba e Rosario si scatenano meravigliosi spettacoli di fuochi d’artificio.

Anche in  Sudafrica per trascorrere il Natale, dobbiamo munirci di vestiti leggeri e di un costume da bagno perché si festeggia sotto il sole in piena estate. Il giorno di Santo Stefano ci si regala del cibo cotto o  crudo, la sera  si ascolta la messa e la notte si trascorre con i parenti e gli amici in spiaggia. Le decorazioni sono costituite per lo più da fiori e i bambini preparano un presepe di legno con foglie di palma intrecciate e fiori bianchi. Il 31 dicembre le famiglie benestanti organizzano, poi, delle feste di beneficenza per le strade dei villaggi, dove la differenza tra ricchi e poveri scompare totalmente e si festeggia come un popolo unito.

La stagione estiva fa da sfondo anche al Natale brasiliano dove, nonostante il caldo, le tavole sono imbandite con piatti di carne di maiale, riso e tacchino.  A Gramado si festeggia per due interi mesi, durante i quali ci si scatena con spettacoli di tutti i tipi, compreso l’incontro brasiliano dei Babbi Natale, concerti, balli e tanti divertentissimi eventi.

Curiosissimo il Natale dei bambini venezuelani. A Caracas, durante la notte della vigilia, viene legato al piede dei piccoli uno spago la cui estremità viene lasciata penzolare fuori dalla finestra della loro camera. La mattina dopo, gli adulti sui pattini girano per le strade tirando le corde appese e svegliando i bambini che devono scartare i regali.

Insomma il Natale è uno solo, ma i diversi modi di festeggiarlo in giro per il mondo, lo rendono ancora più bello. Da questa breve passeggiata in alcuni paesi, ci si rende perfettamente conto, che la tradizione a cui nessuno potrà mai rinunciare è quella  di stare accanto ai propri cari e godere della magia che questa ricorrenza è capace di regalare ad ognuno di noi.

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