Valencia

Ong SOS Mediterranée: "Frustrati e indignati, migranti su Aquarius shockati e con il mal di mare"

La nave sta costeggiando la Sardegna orientale diretta a Valencia

Ong SOS Mediterranée:

Di: Redazione Sardegna Live


 "La nave della Guardia Costiera italiana che guida il nostro convoglio, ha deciso di cambiare rotta”. Lo scrive in un tweet Sos Mediterranee sottolineando che si tratta di una decisione presa a causa del maltempo. “Aquarius - aggiunge infatti la Ong - proseguirà lungo la costa orientale della Sardegna per ripararsi dal maltempo altrimenti insopportabile per le persone a bordo, esauste, scioccate e con il mal di mare”.

La nave, che avrebbe dovuto passare a sud di Capo Teulada e proseguire la traversata verso Valencia, sta invece costeggiando la Sardegna orientale. All’origine di questa decisione ci sarebbe la preoccupazione dovuta alle previsioni meteo che danno il mare in peggioramento a sud dell’isola nelle prossime ore.

"Le condizioni meteo non sono buone - conferma da bordo l'operatore Alessandro Porro - si è alzato il vento a 25 nodi e c'è stata pioggia. Inoltre, nel tragitto verso la Spagna avremo onde di 4 metri. Con l'alzarsi delle onde le condizioni di sicurezza diventeranno più critiche. E' necessario prendere una serie di misure per permettere una vita a bordo più sicura".

La soluzione Valencia non è stata accolta con favore dagli operatori umanitari. "C'è un sentimento di frustrazione e indignazione - ammette Sophie Beau, direttore di Sos Mediterranee - salvare le persone deve venire prima di ogni considerazione politica".

Per ora comunque la situazione a bordo è tranquilla. "Le condizioni dei migranti sono buone: avendo ridotto il numero delle persone riusciamo a prenderci meglio cura di loro" racconta ancora Porro. Ai migranti sono state consegnate scarpe e un cambio di vestiti e dopo giorni hanno potuto fare una doccia. "Siamo preoccupati per le condizioni dei migranti, molti di loro sono denutriti" ha commentato Msf rispondendo poi a Salvini che nell'informativa al Senato anche oggi ha ricordato di aver offerto, senza ottener risposta, di sbarcare in Italia le donne incinte e i bambini: "Non abbiamo rifiutato di evacuare donne incinte e casi vulnerabili. Abbiamo sottolineato l'importanza di non separare le famiglie e di non effettuare evacuazioni contro la volontà delle persone".

   

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