New York

New York Times: "Strage di civili in Yemen con le bombe prodotte in Sardegna"

Inchiesta del quotidiano statunitense sulla fabbrica di Domusnovas

New York Times:

Di: Redazione Sardegna Live


Il New York Times ha pubblicato oggi, sulla homepage del proprio sito internet, una video-inchiesta sulla fabbrica di bombe Rwm di Domusnovas.

L'inchiesta, durata mesi e a firma dei giornalisti Malachy Browne, Barbara Marcolini e Ainara Tiefenthäler, racconta dei carichi di bombe che dal porto di Cagliari alla volta dell'Arabia Saudita e dove sono la causa di una strage di civili in atto da tempo nello Yemen.

Riprendendo precedenti denunce dei deputati sardi di Unidos Mauro Pili e M5S Roberto Cotti, il quotidiano newyorkese racconta di come le bombe prodotte a Domusnovas vengano utilizzate per uccidere non solo i combattenti Houtii sciiti ma anche numerosi civili. L'Arabia Saudita, infatti, è impegnata in un sanguinoso conflitto che la vede contrapposta allo Yemen.

Paolo Gentiloni, Roberta Pinotti e Laura Boldrini compaiono nel video che denuncia l'assurdità di una compravendita ritenuta peraltro non in linea con le stesse leggi italiane ed europee.

L'Italia, secondo il New York Times, sta approfittando di una guerra per rafforzare la sua industria bellica, ma è lecito chiedersi "se il governo stia violando leggi nazionali e internazionali".

Il Parlamento europeo, a novembre, ha votato per la terza volta l'embargo di armi a Riad, ma non sono mai state intraprese azioni nel Consiglio europeo.

Per anni le consegne sarebbero state fatte con aerei cargo decollati dall'aeroporto di Elmas. Negli ultimi mesi, i carichi, sarebbero stati trasportati su navi in partenza dai porti dell'isola. Il reportage documenta i camion che spostano i container, a volte addirittura scortati da veicoli della polizia e dei vigili del fuoco come previsto in caso di movimentazione di materiale infiammabile ed esplosivo. Una enorme nave vista a dicembre nel porto di Cagliari risulta "molto simile" a quella fotografata a Gedda una settimana dopo. Stando al racconto del quotidiano americano, l'azienda Rwm, di proprieà della tedesca Rheinmetall Defence, venderebbe a Riad le bombe della serie MK8, identificabili dalle matricole A4447.

Il New York Times ha trovato tracce di queste bombe in almeno cinque attacchi in Yemen, tra cui uno a un compound del governo nel nord e l'altri a piazza Tahrir, a Sanaa.

Un altro episodio documentato riguarda un bombardamento che ha colpito una casa disabitata, in un altro caso è stata sterminata un'intera famiglia, madre, padre e quattro figli, sorpresa dal bombardamento nel sonno.

Il quotidiano ricorda che il governo italiano ha sempre sostenuto che la vendita di armi all'Arabia Saudita è legale. Eppure, la legislazione italiana, proibisce la vendita di armi a Paesi in conflitto. Il governo italiano ha garantito licenze per la vendita di quasi mezzo miliardo di euro in armi, di cui la maggior parte riguardano le bombe MK80, quelle ritrovate in Yemen. 

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