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In this Sunday, Jan. 26, 2020 photo, a nurse in protective gear talks on her phone near an ambulance in Wuhan in central China's Hubei Province. A new viral illness being watched with a wary eye around the globe accelerated its spread in China on Sunday with 56 deaths so far, while the U.S. Consulate in the city at the epicenter announced it will evacuate its personnel and some private citizens aboard a charter flight. (Chinatopix via AP)
La Cina ha iniziato a ricorrere all'uso dei tamponi anali per testare le persone ad alto rischio di contrarre il Covid-19. A riferirlo è l'emittente televisiva statale China Central Television, dopo aver interpellato Li Tongzeng, medico dello Youan Hospital di Pechino, secondo il quale il ricorso a questo tipo di test "può aumentare il tasso di rilevamento delle persone contagiate". Le tracce del virus, infatti, rimarrebbero più a lungo nel canale rettale rispetto al tratto respiratorio.
La metodologia è già stata testata nel corso della scorsa scorsa sui residenti delle aree di Pechino dove si sono registrati casi Covid, e anche a coloro che si trovano in quarantena presso apposite strutture. Le autorità sanitarie cinesi, spiega l'emittente televisiva, non avrebbero in programma di compiere un uso esteso del tampone anale perché giudicata "sconveniente".
La notizia ha peraltro suscitato ironie, oltre che una certa repulsione tra gli utenti di Weibo, la piattaforma social più diffusa in Cina.