Cagliari

Fine di un incubo. Ex Circoscrizione via Cinquini, ritrovo dei tossici: c’è l’accordo Comune e Area per demolirla

Fabrizio Marcello, capogruppo del Pd in Consiglio Comunale: “Una volta abbattuto quel rudere? Facciamo decidere ai cittadini, può nascere un orto botanico, aree verdi e tanto altro per il quartiere”

Fine di un incubo. Ex Circoscrizione via Cinquini, ritrovo dei tossici: c’è l’accordo Comune e Area per demolirla

Di: Alessandro Congia


“Apprendiamo dalle dichiarazioni del sindaco Paolo Truzzu della trattativa per abbattere la ex Circoscrizione di via Cinquini, su questo sono d'accordo. È un rudere dove le persone saltano la recinzione per trovare riparo e per bucarsi, ma in un momento di emergenza sanitaria come questa col Coronavirus, diventa ancor più urgente porre rimedio per evitare i casi di contagio, oltre che situazioni igienico-sanitarie gravissime”. 

Così il consigliere e capogruppo del Pd a palazzo Bacaredda, Fabrizio Marcello, già in passato attento osservatore delle problematiche sotto il bellissimo parco del Colle di San Michele: “Non sono d'accordo però sulla proposta che fa Area – aggiunge il consigliere comunale - quella di usare le volumetrie per nuove abitazioni di edilizia popolare, il quartiere ha già dato, servono servizi. Chiediamo con un referendum popolare cosa vuole il quartiere.
Una storia nata male e finita peggio. Quella dell’ex Circoscrizione Comunale di via Cinquini la conoscono benissimo tutti, i residenti in primis – sostiene Fabrizio Marcello - le centinaia di persone che vanno a correre o in bici su al colle e soprattutto, anche gli uffici di Area e Comune di Cagliari. Dalla sua chiusura, avvenuta almeno una quindicina di anni fa, quel caseggiato ha visto di tutto d di più, soprattutto è stata ed è tuttora la dimora abituale degli eroinomani, punto di riferimento per chi deve bucarsi lontano da occhi indiscreti. La proposta è che prima che decida Area, possa decidere il quartiere, con un referendum popolare, per dare la possibilità insomma di dar voce ai cittadini, ai residenti, da tantissimi anni in ostaggio di degrado e tossicodipendenti. La proposta che facciamo ad Area (ente regionale per l’edilizia popolare) la demolizione di quelle quattro mura fatiscenti e inagibili, con l’auspicio di riqualificare così  l’intera zona accanto all’asilo di via Serbariu, con verde pubblico e servizi per gli abitanti, oppure un bellissimo orto botanico o parco giochi per i bambini” – conclude Fabrizio Marcello. 

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