Quartu Sant'Elena

Serafina Mascia confermata presidente della FASI

Con la rielezione di Serafina Mascia alla guida della FASI, per il secondo mandato, si sono conclusi i lavori del VI Congresso Nazionale della FASI, Federazione Associazioni Sarde in Italia, al centro Congressi SETAR a Quartu S.Elena. Eletti come vicepresidenti Maurizio Sechi ( vicario) e Paolo Pulina.

Serafina Mascia confermata presidente della FASI

Di: Redazione Sardegna Live


Con la rielezione di Serafina Mascia alla guida della FASI, per il secondo mandato, si sono conclusi i lavori del VI Congresso Nazionale della FASI, Federazione Associazioni Sarde in Italia, al centro Congressi SETAR a Quartu S.Elena. Eletti come vicepresidenti Maurizio Sechi ( vicario) e Paolo Pulina.

Il dibattito, intenso e vivace, con 52 interventi, fra cui i rappresentanti della Regione sarda, il vicepresidente Raffaele Paci, l'Assessore del Lavoro Virginia Mura e l'assessore dei Trasporti Massimo Deiana. Nella mattinata di ieri è intervenuto, in rappresentanza del Governo, Cosimo Maria Ferri, Sottosegretario alla Giustizia.

Nelle tre giornate di intensa attività, da venerdì 28 a domenica 30 ottobre, sono state impegnate circa 400 persone, di cui 350 delegati, in rappresentanza dei 70 circoli operativi in Italia, i presidenti delle Federazioni e di alcuni circoli esteri,  Argentina, Svizzera, Germania, Belgio, Spagna, Olanda, Australia. Presenti anche i sindaci delle 13 comunità, colpite dalla drammatica alluvione del 2013, che hanno testimoniato la loro riconoscenza per l'impegno della FASI che ha destinato, per interventi mirati e concreti nei loro territori,i  225.000 euro, raccolti con le sottoscrizioni nel territorio nazionale. 

La mattinata di domenica si è aperta con la messa celebrata da Monsignor Arrigo Miglio, arcivescovo di Cagliari, che ha espresso parole di intensa emozione per la condizione degli emigrati sardi di ieri e per quella degli immigrati di oggi, accomunati dalla tragedia dello sradicamento e dalla difficoltà dell'inserimento e della integrazione, che richiedono umanità e condivisione. La messa ha avuto momenti di particolare suggestione con la voce di Anita Curreli, del Circolo di Padova, che ha cantato "Su Perdonu" e "Deu ti salvet Maria".

Intervenuti, nel corso della mattinata, fra gli altri, il nuovo Coordinatore Nazionale Giovani, Mattia Lilliu, e la nuova Coordinatrice Nazionale delle Donne, Francesca Concas, eletti  alla guida di questi due importanti strumenti della vita associativa della FASI. Tante le iniziative sviluppate dalla FASI e dai Circoli, oltre 1.300 eventi negli ultimi tre anni, tante le nuove idee e progetti da mettere in campo nei prossimi mesi, per una presenza ancora più incisiva dei sardi fuori dalla Sardegna, che con il volontariato e la solidarietà promuovono l'immagine, la cultura, la storia e le produzioni dell'isola.

La FASI è impegnata a sviluppare in modo concreto un rapporto anche di tipo nuovo soprattutto con la comunità sociale e politica della Sardegna, sperimentando nuove modalità di interazione: i circoli dei sardi in Italia, si propongono come trait d'union vitale per lo sviluppo di iniziative in tutti i campi, secondo le specificità dei diversi territori, in cui operano. Dal lavoro volontario dei 28.000 associati ai circoli sardi, presenti nel territorio nazionale, stanno nascendo centri e reti di servizio, in particolare nel settore della internazionalizzazione dei prodotti della terra e delle produzioni di eccellenza, nell'arte, nell'artigianato, nella letteratura, nel cinema e così via.

La FASI chiede, a questo proposito, che venga attivato un rapporto diretto con gli assessorati di riferimento dei vari ambiti in cui i circoli operano, quali gli assessorati alla Cultura, all'Agricoltura, agli Enti Locali e al  Turismo, settori nei quali si svolge prevalentemente l'attività dei circoli.

La Fasi chiede inoltre, uno snellimento delle procedure burocratiche, che tengano conto della specificità della condizione dei circoli, e chiedono la possibilità di accedere ai bandi della Regione, senza la discriminante della residenza, che esclude gli emigrati dalla possibilità di poter partecipare. I circoli  sono associazioni di volontariato, dove i soci mettono a disposizione tempo ed energie, sottraendolo al proprio privato,  per l'attuazione di programmi e progetti di promozione e valorizzazione della Sardegna, secondo quanto richiedono ai circoli stessi le comunità locali, che vedono proprio nei circoli un punto di riferimento e di approdo "al di là del mare",

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