Bonarcado

Domani a Bonarcado si canta “Su Naskimentu” con Carla Denule e le voci di Seneghe e Alghero

Il fascino incantato della Basilica di Santa Maria a Bonarcado ospita la VXIII° edizione di “Cantande su Naskimentu”, il tradizionale appuntamento fissato per domani giovedì 5 gennaio alle ore 19.00, che sarà trasmesso per la prima volta in diretta da Sardegna Live.

Domani a Bonarcado si canta “Su Naskimentu” con Carla Denule e le voci di Seneghe e Alghero

Di: Redazione Sardegna Live


Il fascino incantato della Basilica di Santa Maria a Bonarcado ospita la VXIII° edizione di “Cantande su Naskimentu”, il tradizionale appuntamento fissato per domani giovedì 5 gennaio alle ore 19.00, che sarà trasmesso per la prima volta in diretta da Sardegna Live.

Il Coro “Su Condaghe”, diretto da Gianni Puddu, ha messo a fuoco il programma 2017 che chiude le feste natalizie e apre la stagione degli eventi culturali dell’anno appena cominciato. Giuliano Marongiu, testimone e conduttore di tutte le edizioni, legherà ancora una volta i fili del racconto musicale che attraverso le voci dei protagonisti animeranno un concerto corale tra i canti della natività.

La manifestazione sarà caratterizzata dall’esibizione del Coro Polifonico Algherese, diretto da Ugo Spanu, del Coro “Montiferru” di Seneghe, diretto da Antonio Lotta e dall’entusiasmo degli alunni delle classi  3°, 4° e 5° della Scuola Primaria di Bonarcado.

Grande attesa per l’esibizione di Carla Denule, una delle interpreti più apprezzate del panorama artistico isolano e per le launeddas di Roberto Tangianu, presenza costante di tutti gli appuntamenti  organizzati in questa circostanza dal Coro “Su Condaghe” che come di consueto aprirà l’evento.

La Chiesa di Santa Maria sorge nelle immediate vicinanze il Santuario di Nostra Signora di Bonacattu.  Il complesso religioso si compone di una chiesa romanica e del piccolissimo santuario. 

La chiesa risale al periodo bizantino e recenti scavi hanno documentato, riportandone alla luce i pavimenti musivi, la presenza di un edificio termale di epoca tardo-romana. La facciata è decorata da nove eleganti archetti su mensoline che seguono le pendenze del tetto e da una curiosa serie di ciottole in porcellana cui è legata una leggenda.

La tradizione vuole che un mercante si fosse rifiutato di offrire una ciotola per la raccolta delle offerte e che quindi si alzasse un forte vento che attaccò le stoviglie esposte sulla sua bancarella alla facciata del santuario. L’interno presenta delle volte a botte, che sostengono piccolo tiburio quadrangolare, sul quale s’innalza una bassa cupola circolare. Su una parete si trova un bassorilievo in terracotta policroma rappresentante la Madonna col Bambino, opera di uno scultore allievo di Donatello.

Bonacatu significa “bonu accattu” ovvero “buona accoglienza” stà ad indicare la generosità offerta ai numerosi pellegrini che trovavano alloggio presso il santuario.

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