Cagliari

Gli attacchi all'assessore alla Cultura e i retroscena spiegati dalla dirigente Delle Donne

Intervista ad Antonella Delle Donne, dirigente pubblico del servizio cultura

Gli attacchi all'assessore alla Cultura e i retroscena spiegati dalla dirigente Delle Donne

Di: Redazione Sardegna Live


La polemica sui contributi alle associazioni culturali di Cagliari, non ha risparmiato le critiche all’operato dell’assessore alla cultura di Cagliari, Paola Piroddi, che in più occasioni ha affermato di volere “regole certe per tutti e il rispetto delle stesse, senza  amare affatto eventuali finanziamenti a pioggia”.

LA DIRIGENTE. In questo contesto, a lavorare sui contributi nel rispetto delle linee di indirizzo politiche dell’Assessore alla cultura e del Sindaco di Cagliari, è Antonella Delle Donne, dirigente pubblico del servizio cultura dal 1 ottobre 2018 e che, forse, è uno dei dirigenti comunali più "anziani" di servizio, seppure tra i più giovani d'età, del Comune di Cagliari. Laurea con 110 e lode e due master, la Delle Donne lavora nella Pubblica amministrazione da oltre un ventennio.

LA POLEMICA. Per meglio capire il perché di così tanti post e articoli sull’operato degli uffici dell’Assessorato, le abbiamo chiesto alcune dichiarazioni sulla serie di reiterati attacchi che anche un dirigente come lei, in questo caso al servizio della Cultura, ha subito negli ultimi tempi da parte di noti esponenti politici. 

PIETRA DELLA DISCORDIA, sarebbe un bando sull’erogazione di finanziamenti per gli eventi culturali; argomento tanto caro e atteso, di anno in anno, da tante associazioni le quali, se evidentemente qualcosa non va per il verso giusto, si lamentano e l’opposizione è come se sguinzagliasse un cavallo di battaglia. 

LA NOMINA. Nel 2018, a nominare la Delle Donne dirigente alla guida del servizio comunale cultura, fu l’allora Sindaco di Cagliari Massimo Zedda, e a confermarla è stato il suo successore, il Sindaco di Cagliari Paolo Truzzu.
È con gentilezza e pacatezza che la Delle Donne risponde nonostante il nostro chiedere provocatorio.

L’INTERVISTA.

Dirigente Delle Donne, a proposito di rispetto delle regole di cui tanto si parla, sappiamo che, per garantirle, lei ha presieduto le commissioni comunali dei diversi settori per il bando contributi cultura, sia nel 2019 che nel 2020. Ma lei si è chiesta come mai il Centrosinistra abbia attaccato l’assessore e solo uno dei beneficiari del bando?

"Come dirigente non è mio compito valutare le dinamiche della politica. Sono stata, negli ultimi due anni, Presidente della Commissione di valutazione del bando per i contributi per le associazioni che legittimamente vi potevano partecipare.

Della commissione fanno parte altri funzionari tecnici e alcuni esperti esterni, che quest'anno sono  gli stessi dell'anno precedente”.
Ma aveva la Presidenza anche del bando tematico oggetto della polemica?

“Una collega ha iniziato i lavori ma a Ottobre ha comunicato di doversi assentare per molto tempo e l'ho sostituita, per poter concludere i lavori, proprio su insistenza della Commissione cultura”.

L’Associazione Atlantide è stata la più criticata, però. Certa stampa, bombardata dai comunicati del CentroSinistra che ha perso le elezioni, ha definito Atlantide “vicina” in qualche maniera all’assessore Piroddi, già tirata in ballo, mesi fa, con pseudo-vignette e attacchi di natura sessista. 

“Limitandomi al lavoro degli uffici, ed evitando di entrare in merito a questioni politiche, basti sapere che la Commissione agisce e valuta i progetti esclusivamente sulla base dei documenti. E i criteri di valutazione sono stabiliti dal Consiglio comunale, non dalla Giunta della quale l’assessore fa parte. Molti criteri, tra l'altro, sono matematici”.

La Giunta e quindi l'Assessore, per assegnare un contributo, allora che ruolo hanno?

“La Giunta, prima che la Commissione esaminasse le domande, quindi prima delle valutazioni, ha stabilito solo il budget assegnato ai diversi bandi”. 

La Giunta dunque non interviene sulle valutazioni tecniche?

“No, perché le valutazioni sono tecniche, fatte da tre, in questo caso quattro persone diverse.”

Sorpresa per le polemiche sull’associazione Atlantide?

“Ribadisco che le valutazioni non sono politiche e che gli assessori e i politici non intervengono nella commissione di valutazione. Gli atti sono chiari, trasparenti, e come tali, li abbiamo forniti immediatamente a tutti i consiglieri che ne hanno fatto richiesta. Il fatto che l’assessore fosse stata, prima delle elezioni comunali, quindi due anni fa, presidente di un’associazione, non riguarda la Commissione. E poi, nel mondo della politica, credo sia frequente l'appartenenza pregressa al mondo delle associazioni. Nessun politico, così come nessun tecnico, deve intervenire su atti in cui ci possono essere attuali conflitti di interesse”.

E allora perché tanto tam tam mediatico?

"Tecnicamente posso dire che l'associazione Atlantide non è giunta tra i primi in graduatoria, ha ricevuto un punteggio medio, al pari di eventi analoghi, e ci tengo a sottolineare che il contributo assegnato non è automaticamente erogato anzi, il contributo all’associazione Atlantide non è giunta tra i primi in graduatoria, ha ricevuto un punteggio medio, al pari di eventi analoghi, e ci tengo a sottolineare che il contributo assegnato non è automaticamente erogato anzi, il contributo all’associazione Atlantide non verrà mai erogato perché l'evento, a causa del DPCM, non potrà svolgersi. È possibile che le persone quando leggono "è stato finanziato un evento" pensino che quell'Associazione abbia già i soldi in tasca, ma non è così. Vengono fatte tante verifiche prima”.

Dunque su cosa si polemizza esattamente: domanda legittima presentata, punteggio assegnato, contributo non erogato? Se così fosse è stato fatto un processo alle intenzioni, ed anche dichiarato il falso: la politica del CentroSinistra contro associazionismo?

“Non conosco certamente i motivi della polemica. È importante chiarire che assegnare un contributo non equivale a dare i soldi ad un'associazione. 
Se emergono irregolarità, il contributo viene revocato. In questo caso, ripeto, non verrà mai erogato, perché anche a causa del DPCM, come nel caso di altre associazioni, non si potrà fare l’evento proposto”.

Questo vale anche per altre associazioni ?

“Molte continuano a scrivere al Comune chiedendo una rimodulazione dei progetti, che però dovrà essere verificata. Inoltre il contributo che riceveranno dipenderà dalle verifiche in sede di rendicontazione, dopo qualche mese. 
Come dicevo, l’assegnazione di un contributo si basa su precisi criteri stabiliti dal Consiglio comunale e viene poi successivamente verificata a posteriori, dopo i controlli. Spesso il contributo effettivo non corrisponde a quello assegnato”.

Insomma, dopo tutte queste polemiche, quello di Atlantide è un contributo decaduto sul nascere?

“Non esattamente. Perché la decadenza di un contributo avviene sulla base di eventuali dichiarazioni non veritiere, accertabili anche in fase di rendicontazione. 
È chiaro che dichiarazioni irregolari avrebbero comportato zero contributi.
In questo caso - prosegue la Dirigente - non ci sarà l'evento. Quindi nessun contributo!”.

E la diffida al Comune?

"Mi è stato chiesto di verificare se l'associazione Oltremare, che ha diffidato il Comune dichiarandosi unica titolare del marchio del "premio navicella d'argento" avesse ragione. Abbiamo verificato, anche dal sito del Ministero dell'economia, che l'associazione in questione avesse depositato solo una domanda di registrazione qualche giorno prima di presentare la diffida. Nessuna titolarità del marchio, quindi, da parte di questi soggetti. E la questione si è chiusa così”. 

Insomma, dottoressa, come una bolla in un bicchier d’acqua, che magari cela odio, astio, e chissà cos’altro?

"Ripeto. Non faccio commenti ".

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