"La terribile notizia delle tre persone che non ce l’hanno fatta è la condizione di maggiore sofferenza, che non è nemmeno paragonabile alle altre. C’è grande dolore. Adesso dobbiamo necessariamente occuparci di tutte le situazioni di grande difficoltà e sofferenza che ci sono nelle famiglie e nelle attività. Grande dolore ma subito al lavoro perché non abbiamo alternative".

Lo ha detto a nostri microfoni il sindaco di Bitti Giuseppe Ciccolini. 

"Bitti - ha spiegato il primo cittadino - nel 2013 insieme a Olbia è stato il centro più colpito dal ciclone Cleopatra. Ciò che è successo all’interno del centro abitato dopo appena sette anni è quattro-cinque volte superiore al Cleopatra. Se nel 2013 avevamo un metro e venti, massimo un metro e cinquanta di acqua, questa volta si sono superati i quattro metri. L’acqua entrava nelle case dai balconi del primo piano".

Cosa è stato fatto dal 2013? "Sono state fatte opere per ripristinare i canali esistenti e garantire la funzionalità idraulica degli stessi. La Regione sta completamento un piano di progettazione di opere per la mitigazione del rischio idrogeologico che tengono conto del ciclone Cleopatra, ma ovviamente, alla luce di quest’ultimo alluvione, bisogna rivedere i progetti e fare nuovi studi - ha precisato Ciccolini -. Faccio fatica a immaginare quali opere debbano essere fatta per mettere in sicurezza il territorio”.

Intanto, il Comune ha aperto la raccolta fondi #TUTTIconBITTI: la campagna ufficiale per poter superare quanto prima le maggiori criticità dovute all'alluvione che ha colpito il paese barbaricino sabato scorso, 28 novembre.

“Informiamo i tanti cittadini che ci stanno contattando in queste ore e che intendono inviare dei contributi economici di farlo attraverso l'IBAN IT84N0101585250000000011498 Causale Alluvione 2020”, spiegano dal Comune.