In Sardegna

"Pressioni su Solinas" per la riapertura delle discoteche. Terremoto in Consiglio regionale?

L'inchiesta di Report sulla movida estiva nell'Isola. Il consigliere Cocciu (FI): “Abbiamo rischiato”. Sul caso interviene Cappellacci, il partito si dissocia

Di: Ansa


"Non si trattava di tenere aperte le discoteche fino al 31 agosto, perché così avremmo 'ammazzato' la Sardegna, considerato che il contagio iniziava a crescere. Solo uno o due giorni. Abbiamo rischiato". Sono le parole di Angelo Cocciu, capogruppo di Forza Italia nel Consiglio regionale sardo, contenute in un'intervista andata in onda nella puntata di Report su Raitre.

Si parla del periodo a ridosso di Ferragosto, quando in Sardegna si è registrata un'impennata di nuovi casi di Covid-19. In una seduta dell'Aula dell'11 agosto, Cocciu aveva detto: "ci sono attività che hanno anche 200 dipendenti e locali che hanno investito molto".

Ai microfoni di Report, ricordando le giornate precedenti all'ordinanza che teneva aperte le discoteche, l'esponente della maggioranza in Regione spiega: "mi sono arrivate tante telefonate, Billionaire e Phi Beach avevano per esempio contratti stratosferici con dj importanti. In particolare, il Phi beach aveva Sven Vath (dj tra i più quotati, ndr) l'11 o il 12. Così abbiamo chiesto al presidente qualche giorno di apertura in più".

Al 7 agosto risale anche il dpcm che chiudeva le discoteche ma che lasciava libere le Regioni di agire diversamente.

E l'11 sera il governatore Christian Solinas adotta un'ordinanza che le tiene aperte, valida sino al 31, per poi revocarla, però, con un provvedimento del 16 in cui si sospendono tutte le attività del ballo. E mentre su Facebook girano le foto di una scritta apparsa davanti alla sede della presidenza della Regione in viale Trento in cui si denuncia "Avete preferito il Billionaire alla nostra salute", interviene il deputato e coordinatore di Forza Italia in Sardegna, Ugo Cappellacci, per chiarire che le parole del consigliere Cocciu alla trasmissione Report "sono da intendersi del tutto a titolo personale e non rispondenti al procedimento seguito".

"Il percorso politico-amministrativo seguito alle ordinanze - spiega - è sempre stato accompagnato dai pareri del comitato tecnico-scientifico, mai dalla valutazione di interessi contrapposti e tantomeno dalla preferenza per quello economico di terzi rispetto al diritto alla salute dei cittadini".

"Non si comprende pertanto il senso delle affermazioni di Cocciu, che non corrispondono in nessun modo al punto di vista del partito, degli assessori e dei consiglieri regionali di Forza Italia".

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