In Sardegna

Timore contagi: numerosi scrutatori e presidenti di seggio lasciano l'incarico

Nell'Isola 156 Comuni sono chiamati al voto in una situazione di grande incertezza. Il timore legato all'emergenza Covid ha costretto molti scrutatori e presidenti di seggio a rinunciare all'incarico

Timore contagi: numerosi scrutatori e presidenti di seggio lasciano l'incarico

Di: Giammaria Lavena


Dalle 7 di questa mattina 156 Comuni dell'Isola sono chiamati al voto, per l'elezione dei nuovi sindaci e delle nuove amministrazioni comunali. In un periodo di grande tensione e timore legati alla crescente emergenza Covid, la Regione Sardegna ha dunque confermato il regolare svolgimento delle elezioni. Vista la situazione, numerosi scrutatori e presidenti di seggio hanno però rinunciato all'incarico, cedendo il proprio posto.        

E' il caso di Quartu Sant'Elena, terza città della Sardegna per numero di abitanti, dove ieri all'insediamento dei seggi non si sono presentati 12 presidenti di seggio e una ventina di scrutatori, rimpiazzati con altri che avevano presentato domanda. Situazioni analoghe, ma con numeri inferiori, in altri centri dell'isola. Fatta esclusione per Nuoro - unico capoluogo di provincia al voto - è sfumata la possibilità che gli elettori positivi al coronavirus, in quarantena o in isolamento fiduciario possano votare da casa.

Era infatti una delle soluzioni che si stava provando a mettere in atto per dare a tutti la possibilità di esprimere il proprio voto, anche se impossibilitato a potersi recare ai seggi; ma la legge nazionale consente il voto domiciliare per queste categorie di persone solo se vivono in un Comune che ospiti un ospedale Covid, e quindi, fra quelli chiamati al voto nell'Isola, solo Nuoro.

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