In Sardegna

Aras. Produttori e trasformatori latte: "Preoccupazione per il futuro di lavoratori e attività"

Presentata istanza al presidente della Regione Christian Solinas per pressing su Tar

Aras. Produttori e trasformatori latte:

Di: Giammaria Lavena


I produttori e i trasformatori di latte ovino e bovino della Sardegna hanno presentato un'istanza formale al presidente della Regione Christian Solinas. Al governatore viene chiesto che si faccia istituzionalmente carico di sollecitare il Tar, affinché la sentenza di merito sulla vicenda Aras (e in particolare sull'assunzione degli ex dipendenti presso Laore) sia pronunciata e pubblicata in tempo utile a garantire la continuità delle attività. 

I firmatari dell'istanza, il 90% dei produttori e trasformatori sardi, ritengono infatti che assicurare la continuità delle attività finora svolte da Aras comporterebbe "un sicuro vantaggio all'intero comparto lattiero caseario, dalla produzione primaria fino alla trasformazione e commercializzazione del prodotto finito".

In caso contrario, i produttori ritengono che la prossima campagna casearia possa mettere a rischio il sistema di garanzia sanitario. In particolare, verrebbe a mancare sia il controllo della produzione primaria che interessa la totalità delle aziende zootecniche produttrici di latte delle varie specie (vaccino, ovino, caprino), sia l'assistenza e il supporto analitico per l'applicazione della misura sul benessere animale.

A sottoscrivere l'istanza sono: Fratelli Pinna Thiesi, Coop Allevatori Mores, Agriexport Sardegna Chilivani, Latteria La Concordia Pattada, Coop Allevatori Ovini Oristano, LA.CE.SA. Bortigali, Foi srl Macomer, Fratelli Maoddi Srl Nuragus, Società coop Arborea, Coop L'Armentizia Moderna Guspini, Coop Sa Costera Anela, Coop Unione Pastori Nurri, Coop allevatori Villanovesi, Coop Pozzomaggiore, Coop Lai di Ittiri, Sepi industria casearia Marrubiu, Sarda Formaggi Spa Buddusò, Coop Pastori Oschiresi, Industria Agroalimentare Serra.

Al presidente Solinas viene espressa una "profonda preoccupazione per il protrarsi dell'incertezza sul futuro dei lavoratori e delle attività dell'Aras, come è noto messa in liquidazione pur non essendoci motivi di criticità finanziaria ma solo per un disegno di riordino dell'Aia e della competenza sul patrimonio genetico zootecnico nazionale".  La definitiva chiusura della liquidazione dell'Aras è prevista per il 31 dicembre 2020.

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