Sta facendo discutere la storia di Michael e Federico, due turisti positivi al coronavirus in Costa Smeralda, riportata da Le Iene. 

Un gruppo di ragazzi ospiti di un villaggio turistico è stato a contatto con positivi, e alcuni si sono ammalati: “Ci hanno abbandonato a noi stessi - spiegano i giovani -, e non hanno detto nulla agli altri ospiti: se non fosse per la disponibilità dei vicini, non mangeremmo da due giorni”.

“Siamo un gruppo di ragazzi, arrivati in Costa Smeralda per fare una vacanza in un villaggio turistico nella zona di Arzachena - raccontano -. Qui abbiamo conosciuto tante altre persone, anche alcune ragazze di Roma: abbiamo passato una settimana insieme, tutto il giorno tutti i giorni. Tornate a Roma, le ragazze hanno fatto il test e sono risultate positive al coronavirus”.

Saputa la notizia, i sei ragazzi del gruppo ancora nel villaggio turistico si sarebbero radunati comunicando tutto alla direzione della struttura: “La prima cosa che ci hanno detto - sono le dichiarazioni riportate sul sito della trasmissione Mediaset - è ‘state zitti, non dite niente a nessuno’. Noi però avevamo il volo di rientro il giorno dopo, e non potevamo mentire nell’autocertificazione negando di essere stati a contatto con delle persone positive”.

I ragazzi avrebbero responsabilmente deciso di non partire. “Poco dopo a uno dei nostri compagni è venuta la febbre a 38, lo abbiamo detto alla direzione e loro ci hanno dato un bungalow in più per isolarlo. Lo abbiamo chiesto noi, perché loro inizialmente non volevano darcelo”. I giovani non avrebbero avuto nessun tipo di contatto con l'Asl competente. "Ci hanno anche detto che entro un giorno sarebbero venuti a farci il tampone, ma non è successo”. Isolatisi di propria iniziativa, avrebbero assistito al regolare proseguo di attività di gruppo, balli e intrattenimento nella struttura. Giovedì sera la comunicazione improvvisa: “‘preparate la roba, tra un quarto d’ora vi portiamo via’”.

I ragazzi, si legge sul sito de Le Iene, vengono trasferiti in una villetta fuori dal villaggio turistico: “A spese della struttura, che ci ha detto di essere d’accordo con l’Asl e i carabinieri”. Ma il proprietario della villetta, in realtà, non sarebbe stato a conoscenza del fatto che fossero in isolamento in attesa di tampone. "Era incazzato nero, diceva di voler far denuncia”. Nella casa, commentano i protagonisti della vicenza nessuno avrebbe fornito loro assistenza. “Per fortuna che ci sono dei vicini molto cordiali che ci hanno portato qualcosa da mangiare, sennò era da due giorni che non mangiavamo: siamo abbandonati a noi stessi, il campeggio non ci ha aiutati in niente”.

Nel frattempo è arrivato il tampone dell’Asl: “Tre di noi sono positivi, due per fortuna no e stiamo ancora aspettando l’ultimo esito, quello di Michael. Però l’Asl non ci ha detto nulla, siamo stati abbandonati qui e nemmeno separati tra positivi e negativi. E’ assurdo”.