Si starebbe profilando l'accordo dopo le polemiche fra Lazio e Sardegna sul fronte Covid-19. Da Roma, nei giorni scorsi, era arrivata la richiesta di disporre test agli imbarchi dalla Sardegna verso la penisola per scongiurare il diffondersi dei contagi che in Sardegna stanno facendo registrare una preoccupante impennata. Posizione accolta non certo con favore dall'amministrazione regionale guidata da Christian Solinas.

Nella tarda serata di ieri il ministro per gli Affari regionali Francesco Boccia ha proposto la "reciprocità" di test agli imbarchi, dal Lazio verso l'Isola e viceversa. "Vedo che ora il Governo ripropone, ma solo per il Lazio, ciò che noi abbiamo proposto alcuni mesi fa. Ora valuteremo", è il commento del governatore sardo.

L'omologo laziale Nicola Zingaretti e l'assessore alla Sanità Alessio D'Amato hanno rilanciato: "Il ministero della Salute e la Regione Sardegna devono urgentemente predisporre controlli con tampone agli imbarchi". 

Mario Nieddu (assessore alla Sanità della Sardegna) risponde: "Sarebbe il caso che facessero dal Lazio i tamponi agli imbarchi per la Sardegna e non il contrario perché nella nostra avevamo azzerato i casi, vorrei ricordare al governatore Zingaretti e all'assessore D'Amato che i giovani romani che sono tornati positivi nel Lazio non si sono sicuramente infettati nella nostra isola ma probabilmente prima di arrivare qui hanno girato mezza Europa, frequentando posti a rischio. Sono loro che hanno portato il virus in Sardegna e non il contrario".

"I numeri della Sardegna - prosegue Nieddu - continuano a essere bassissimi rispetto ai loro, ciò significa che il virus circola nel Lazio, non da noi. Noi siamo bravi a tracciare e a contenere i contagi, non so quanto lo siano loro".

"La reciprocità è la migliore tutela per i turisti - ha osservato più tardi il collega laziale - test rapidi antigenici, quelli validati dallo Spallanzani che stiamo utilizzando negli aeroporti romani e che danno una risposta in 30 minuti, agli imbarchi da e per la Sardegna sono tecnicamente la soluzione più efficace per garantire che positivi asintomatici non viaggino in maniera promiscua sulle navi. Nessuna polemica con la Sardegna, ma solo una collaborazione per la tutela della salute pubblica e per garantire la sicurezza della stagione turistica che è ancora lunga".