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Deck chairs and umbrellas are seen on the beach of Capocotta, near Rome, Italy, 12 May 2020. Premier Giuseppe Conte's government has agreed to demands from Italy's regions for an acceleration of phase two of the coronavirus emergency. As a result, regional governments will be able to give the OK for bars, restaurants, hairdressers, barbers and beauty parlours to open from 18 May. According to the government's previous plan, these outlets were not to be allowed to open until 01 June. ANSA/ EMANUELE VALERI
La Procura di Tempio Pausania sta eseguendo in queste ore una serie di provvedimenti per combattere gli abusi sul litorale gallurese per quanto riguarda gli stabilimenti balneari in concessione ai bar e ristoranti sulle spiagge. La maxi inchiesta sul demanio marittimo è partita a marzo e sono quasi 100 le deleghe che il procuratore Gregorio Capasso ha assegnato a una squadra specializzata in reati urganistici e ambientali per una serie di verifiche puntuali sul litorale che va da Porto San Paolo a Badesi.
Nell'arco di pochi giorni la polizia giudiziaria ha eseguito una decina di provvedimenti di sequestro di chioschi e attrezzature degli stabilimenti balneari. I controlli sono stati affidati al personale di Corpo forestale, Guardia costiera e Polizia locale di diversi Comuni.
I primi decreti di sequestro sono stati eseguiti sul litorale di Arzachena (Cannigione e Baia Sardinia), Golfo Aranci (Cala Sassari) e Palau (Porto Pollo). Le violazioni contestate vanno dall'occupazione abusiva della superficie demaniale a piccoli abusi edilizi fino a reati di natura ambientale. In alcuni casi i titolari colpiti dai verbali hanno già provveduto a mettersi in regola, potendo così continuare la loro attività in piena stagione turistica.