In Sardegna

Nell'Isola obiettivo 40mila test anti Covid-19 entro l'autunno

Si partirà da Cagliari: test volontari e gratuiti all'ospedale militare, al Brotzu e al Policlinico

Nell'Isola obiettivo 40mila test anti Covid-19 entro l'autunno

Di: Giammaria Lavena


Un obiettivo preciso: test sierologici anti Covid-19 per il maggior numero possibile di persone, almeno 40mila entro l'autunno. Priorità a chi ha particolari patologie, ma anche ai lavoratori maggiormente esposti al contatto con le persone, come commessi, medici, e forze dell'ordine. L'area di partenza sarà quella di Cagliari: test volontari e gratuiti all'ospedale militare, al Brotzu e al Policlinico e team misti tra medici e infermieri della sanità militare e quelli del servizio pubblico. Per gli ospedali basterà la prescrizione medica.

Inoltre da settembre saranno interessate anche le strutture mobili dell'esercito. Il progetto è nato dalla collaborazione tra Regione Sardegna, ministero della Difesa, e la rete di solidarietà Ad Adiuvandum, ed è stato presentato a Cagliari, nella sede del comando militare Esercito "Sardegna", dove hanno presenziato l'assessore della Sanità, Mario Nieddu, e il sottosegretario alla Difesa, Giulio Calvisi.

"Abbiamo aderito al progetto, come già accaduto a Sassari nella Fase 1, mettendo a disposizione sia i medici e infermieri sia il supporto logistico - ha spiegato Calvisi -. Al di là dell'indagine epidemiologica sulla diffusione del contagio che, ahimè, è sempre attuale, c'è anche un aspetto sociale visto che questo progetto di rivolge ad alcune categorie in prima linea durante il lockdown come medici , forse dell'ordine, commesse, farmacisti e quanti hanno assicurato i servizi in quel periodo di chiusura". 

"Grazie a una raccolta fondi, con il coinvolgimento della società civile, puntiamo a realizzare uno screening di massa - dichiara l'assessore Nieddu - con decine di migliaia di test che ci consentiranno di tracciare in modo sempre più preciso la circolazione virale sul nostro territorio. Un'indagine fondamentale per capire come si è diffuso il Covid-19 in Sardegna, verificare in che modo e quali misure anti-contagio hanno funzionato meglio e prepararci a un'eventuale recrudescenza della pandemia con strumenti di contrasto sempre più efficaci". 

"Fare il test - sottolinea infine Maria Antonietta Mongiu, della rete Ad Adiuvandum - è un atto d'amore per sé, per la propria famiglia, per la Sardegna". 

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