Carbonia

Sebastian Casula, a 3 anni dalla sua morte ancora tante ombre. Piscitelli: “Vogliamo la verità”

Questa mattina al Ris dei Carabinieri, ulteriori accertamenti: ecco gli aggiornamenti

Sebastian Casula, a 3 anni dalla sua morte ancora tante ombre. Piscitelli: “Vogliamo la verità”

Di: Alessandro Congia


Tre lunghi anni non sono ancora sufficienti per mettere la parola fine alle indagini sulla misteriosa morte di Sebastian Casula di 39 anni: l’uomo scompare l’11 luglio 2017 da Carbonia dopo essere uscito di casa con la sua bici. Appelli e ricerche, con l’intervento al fianco dei familiari dell’Associazione Penelope, proseguirono sino al ritrovamento del corpo, il 12 agosto 2017, appeso ad un albero in un bosco in località Monte Leone. 

Da subito la mamma di Sebastian, Francesca Sanna, come anche il padre ed il fratello, scartarono l’ipotesi del suicidio ed affidarono la loro difesa all’avvocato Gianfrancesco Piscitelli che si battè tenacemente per negare l’ipotesi del suicidio. Il pm di Cagliari, il dottor Danilo Tronci, accolse la tesi ed avviò delle attente indagini che, non solo portarono ad escludere il suicidio, ma videro indagati per “morte in conseguenza di altro reato” un pregiudicato di Carbonia e con lui indagati per “favoreggiamento” altri sette personaggi che comunque gravitavano nel giro del commercio e/o uso di sostanze stupefacenti.

Ormai il cerchio si stringe e le indagini sono alle battute finali. Questa mattina, presso il Comando Ris dei Carabinieri di Cagliari, si sono svolte ulteriori “accertamenti irripetibili” per la ricerca di tracce biologiche ed estrapolazione eventuale di dna su reperti selezionati in casa del principale indagato. Presenti agli accertamenti l’avv. Gianfrancesco Piscitelli per le parti lese e gli avvocati Michela Zanda, Doriana Perra e Nicola Luigi Orrù per gli indagati.

L’avvocato Piscitelli vuole la verità: “Mamma Francesca – dice il legale - è distrutta dallo stress dovuto alla lunga attesa per giungere alla Verità Vera ed ottenere Giustizia per la morte del figlio. E’ ammirevole l’impegno del magistrato, della Polizia Giudiziaria e dei Carabinieri di Carbonia per arrivare alla verità su questo caso. Spero che gli accertamenti di oggi – conclude Gianfranco Piscitelli - siano il preludio della chiusura definitiva delle indagini ed il rinvio a giudizio dei colpevoli“.

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