Olbia

Daff e Semia fiutano 6 Kg di cocaina, brillante operazione della Guardia di Finanza: in manette un uomo

I controlli delle Unità Cinofile sono risultati ancora una volta decisivi per contrastare il flusso di droga verso l’Isola

Daff e Semia fiutano 6 Kg di cocaina, brillante operazione della Guardia di Finanza: in manette un uomo

Di: Alessandro Congia


Nell’ambito dei servizi disposti dal Comando Provinciale di Sassari in tutto il territorio di competenza nel settore della repressione del traffico di sostanze stupefacenti, i militari cinofili della Guardia di Finanza del Gruppo di Olbia hanno tratto in arresto un trentacinquenne italiano residente in provincia di Nuoro, mentre tentava di introdurre in Sardegna, utilizzando la propria autovettura, un’ingente quantità di cocaina. In particolare, nel corso di specifici controlli posti in essere allo sbarco della motonave proveniente da Livorno, presso il porto Isola Bianca di Olbia, l’attenzione dei finanzieri veniva richiamata da un soggetto che alla guida di un veicolo tentava inutilmente di defilarsi per evitare il controllo.

I Cani

L’evidente segnalazione dei pastori tedeschi addestrati alla ricerca di sostanze stupefacenti, Daff e Semia, unitamente alle risposte contraddittorie fornite dal soggetto, in evidente stato di nervosismo, alle preliminari domande dei militari, convincevano questi ultimi ad approfondire il controllo sul mezzo. L’autovettura, sottoposta ad una minuziosa perquisizione rivelava un doppiofondo artigianale, abilmente ricavato all’interno del cruscotto ed accessibile attraverso un’apertura sotto il copri ruota, contenente il prezioso carico illegale: 6 pacchi di cocaina di altissima qualità per un totale complessivo di 6 chilogrammi, ben sigillati e posti sottovuoto con l’evidente intenzione di nascondere il pungente odore della droga e confondere il fiuto dei cani.

Visto l’importante quantitativo e l’elevata qualità della stessa che ne avrebbe consentito diversi “tagli” senza comprometterne gli effetti stupefacenti, i militari maturavano l’idea di non trovarsi di fronte ad un trafficante “dell’ultima ora” ma di un soggetto ben inserito negli ambienti della malavita e che farebbe del traffico di stupefacenti la propria attività principale. La sostanza sequestrata, una volta tagliata ed immessa sul mercato, avrebbe potuto fruttare oltre un milione di euro.

Al termine delle attività, il soggetto è stato arrestato per traffico di sostanze stupefacenti e posto a disposizione dell’Autorità Giudiziaria di Tempio Pausania che ne ha disposto l’immediata traduzione presso il carcere di Bancali.

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