Portoscuso

Neve della Metaurense, dalle Marche in Sardegna alla ricerca di tartufi: la storia della bellissima Pan

Daniela Floris: “La mia femminuccia di Lagotto Romagnolo, il cane ideale per tutti gli appassionati di Tuber Micheli ovvero funghi ipogei”

Neve della Metaurense, dalle Marche in Sardegna alla ricerca di tartufi: la storia della bellissima Pan

Di: Alessandro Congia


“Chi l’ha detto che in Sardegna non abbiamo tartufi? Volete scommettere? Io ne ho la prova”. Così, con tono deciso Daniela Floris comincia a raccontarci orgogliosamente la storia della sua  Neve della Metaurense detta Pan, una splendida femminuccia di Lagotto Romagnolo, il cane ideale per tutti gli appassionati di Tuber Micheli ovvero funghi ipogei se preferite.  

Cosa ha portato Daniela Floris, di Portoscuso, a scegliere proprio un cane da tartufo, è presto detto: “In tanti hanno pensato che lo facessi per soldi, per smerciare tartufi – dice la ragazza – niente di più falso, a me nemmeno piacciono i tartufi. Diciamo che cercavo una nuova compagnetta per Shonny (l’altro mio cagnolino) e che desideravo un cane energico, capace di sapermi tener testa, così sono arrivata a questa razza tanto simpatica capace di strappare un sorriso a tutti e che spesso, in maniera ironica, viene scambiata per una pecorella a causa del suo pelo bianco e tutto riccio”.

L’incontro con la cucciola 

“A 3 mesi, appena sbarcata in Sardegna – racconta Daniela Floris - la cagnetta da subito ha dimostrato ottime qualità tipiche di questa razza fino a quando poi è diventata un’eccellente cavatrice di tartufi”. E’ consigliabile questa razza a chiunque? “Assolutamente no – dice Daniela - il Lagotto Romagnolo è un cane iperattivo che ha bisogno di continui stimoli, non prendetelo se avete intenzione di fargli svolgere una “vita da divano”, lo spezzerete psicologicamente. Il Lagotto ama muoversi e scoprire ogni giorno cose nuove. Ho avuto altri cani ma lei è quella che mi impegna di più, è forte mentalmente, molto forte”.   

     La gestione della cagnetta e la malattia 

“Sono totalmente sola nel gestirla, quindi appena smonto da lavoro devo precipitarmi da lei e darle tutte le attenzioni che merita. Chi non ha un Lagotto non può capire! Ultimamente però le nostre abitudini sono cambiate, i tartufi pian piano stanno diventando un dolce ricordo e Pan deve limitare le ricerche, anche se è giovane le sue zampe posteriori stanno cedendo, la cagnetta è affetta da una grave displasia bilaterale di grado D ed è in attesa di essere operata ad entrambe le anche”. Tornando indietro nel tempo e sapendo della sua malattia cosa faresti? ”L’adotterei altre mille volte. E’ una cagnetta speciale, se c’è un problema lo si risolve e se non lo si può risolvere allora ci si convive, quando fai entrare un cane nella tua vita è per sempre”.

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