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Non sono valse a nulla, finora, le serrate ricerche delle forze dell'ordine in stato di allerta, su tutto il territorio regionale e in particolare nel Nuorese, dopo la fuga di Graziano Mesina.
Il 78enne di Orgosolo ha fatto perdere le sue tracce dopo la sentenza della Corte di Cassazione che ha confermato la condanna a 30 anni per associazione a delinquere finalizzata al traffico di droga. L'uomo si è allontanato dalla sua abitazione nel centro barbaricino per evitare il carcere.
Secondo quanto ricostruito, l'ex primula rossa del Supramonte si sarebbe allontanato attorno alle 16 di giovedì. Alle 20 dello stesso giorno, non si è presentato nella locale caserma dei carabinieri per la firma. E' stata la prima assenza dopo un anno di condotta esemplare.
Mentre carabinieri e polizia compiono ricerche a tappetto, interrogatori e perquisizioni, i legali di Mesina, Maria Luisa Vernier e Beatrice Goddi, commentano: "Non ci aspettavamo il rigetto del ricorso perché c'erano dei punti relativi alla competenza territoriale su cui puntavamo". Una delle sorelle di Grazianeddu spiega: "Graziano è venuto ieri mattina a casa, poi non lo ho più visto né sentito, non ho idea di dove possa essere".
Stando a indiscrezioni, Mesina potrebbe aver già avviato una trattativa per definire la resa con gli inquirenti.
Fra le ipotesi più accreditate quella che il latitante abbia trovato rifugio nella stessa Orgosolo. Non certo nel Supramonte, il cui ambiente non è adatto a un uomo di quasi 80 anni. O, forse, potrebbe aver preso la strada per il Cagliaritano, dove negli ultimi anni avrebbe creato preziosi contatti negli ambienti criminali. Gli investigatori non escludono nemmeno che abbia lasciato la Sardegna, magari raggiungendo la Corsica in gommone.