In Sardegna

Allarme ospedali: concorsi fermi per il virus, mancano gli operatori

Nieddu: "Banditi una settantina di concorsi per 1200 persone"

Allarme ospedali: concorsi fermi per il virus, mancano gli operatori

Di: Redazione Sardegna Live


Si fa sempre più pesante la carenza di personale negli ospedali sardi. La Giunta regionale, che a settembre 2019 aveva prospettato settanta concorsi da bandire entro il 31 dicembre per il reclutamento di 1200 operatori, ha poi dovuto affrontare l'emergenza Covid. "La pandemia ha bloccato tutto", spiega l'assessore alla Sanità Mario Nieddu. Cgil, Cisl e Uil, rientrato l'allarme coronavirus, hanno però proclamato lo stato d'agitazione sottolineando la mancanza di oltre 2.300 professionisti nelle strutture sanitarie isolane-

Roberta Gessa, segretaria regionale Fp Cgil, spiega: "Ci sono reparti che devono chiudere per mancanza di personale, penso ad esempio ad Alghero, alla Maddalena. Il fatto è che comunque adesso bisogna rivedere tutto. Il piano del fabbisogno messo a punto dalle Aziende dev'essere ulteriormente potenziato, mentre prima si poteva immaginare di lavorare con medici e infermieri ridotti al lumicino, per garantire le nuove norme e la sicurezza, serve altra gente. Le assunzioni a tempo determinato fatte per l'emergenza si sono già concluse, il personale è stremato dopo questi tre mesi e mezzo in trincea, bisogna recuperare le prestazioni saltate, avremo problemi enormi con le patologie di nuova insorgenza, e di concorsi manco l'ombra. Non solo: le nostre richieste di istituire immediatamente i comitati per la salute e la sicurezza dei lavoratori non hanno avuto seguito".

Roberta Gessa, Massimo Cinus (Cisl Fp) e Fulvia Murru (Uil Fpl), sono d'accordo nel sostenere che "serve un piano straordinario di assunzioni per sopperire alla carenza di personale, ormai cronica in una situazione normale, ma che diventa pericolosa in questo momento in cui le necessarie cautele e pratiche operative richiedono tempi più lunghi. L'arrivo dei turisti fa crescere la preoccupazione degli operatori, per il possibile ulteriore aumento del carico di lavoro".

Per Fulvia Murru, segretaria regionale Uil Fpl: "Occorre rafforzare gli organici con assunzioni stabili, potenziare la medicina territoriale e aumentare definitivamente i posti letto di terapia intensiva e sub-intensiva. Nel decreto Rilancio, per la Sardegna ci sono 42 milioni, ora la Regione deve avere la capacità di spenderli intervenendo nei punti di maggiore debolezza. Se si vogliono recuperare i mesi di blocco bisogna far lavorare gli ambulatori e i servizi di diagnostica h24, ma per questo servono medici e infermieri, oltre che macchinari. Servono circa 2.500 assunzioni, quelle fatte finora non coprono nemmeno le uscite con Quota 100".

L'assessore Nieddu, dal canto suo, ripete che "i concorsi sono banditi, una settantina, per circa 1.200 persone. Noi siamo riusciti a rispondere alla carenza di personale che ci siamo trovati di fronte quando ci siamo insediati, ricordo che c'era il blocco del turn-over, e situazioni incancrenite, ad esempio, la selezione per la medicina d'urgenza territoriale non si fa da 15 anni, con la conseguenza che manca il personale per le ambulanze medicalizzate".

"Causa emergenza Covid i concorsi non si possono fare, aspettiamo il via, nel frattempo ho dato mandato di concludere la stabilizzazione di tutti i precari che hanno i titoli, e di attingere dalle graduatorie ancora aperte, ormai quasi esaurite".

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