Cagliari, lo sfogo di cittadini e commercianti: “Il restyling via Dante è pericoloso”
Alcuni residenti hanno segnalato alla nostra redazione “Barriere architettoniche sui marciapiedi e lastre di marmo estremamente pericolose quando piove”
Di: Redazione Sardegna Live
“I lavori migliorativi tanto osannati e sbandierati, si sono rivelati un vero e proprio disastro!” a parlare e a rivolgersi alla redazione di Sardegna Live sono alcuni cittadini e commercianti delusi e preoccupati per il risultato dei lavori di rifacimento e abbellimento svolti nel comune di Cagliari, precisamente nel primo tratto della centralissima via Dante.
“Finalmente l'assedio a commercianti, studi professionali e residenti con mezzi operativi, interdizioni alla viabilità e accesso, rumori e disagi, si sono spostati nel secondo tratto ma... il respiro di sollievo per il cessato disagio non lascia spazio alla gioia per la giusta ricompensa: cittadini e commercianti hanno dovuto constatare che il tanto promesso restyling si è rivelato non a misura d'uomo – spiega un residente - sono comparse tante, anzi troppe, barriere architettoniche sui marciapiedi, lastre di marmo costosissime già scheggiate ad appena due mesi dalla loro posa, fra l'altro estremamente pericolose quando piove, per la loro scivolosità!”.
“La spazzatura nelle aiuole - continua - fa da pessima cornice alla passeggiata, e molti accessi ai passi carrabili sono stati rialzati con pericolo di danneggiamento per le auto che devono transitarvi. In tutto questo scenario, i parcheggi sono una chimera e i commercianti soffrono sempre più l'abbandono di questa strada da parte della cittadinanza! I residenti e commercianti stanno già pensando di riunirsi in comitati spontanei a difesa dei propri diritti. E tutto ciò si ripete in altre zone della città”.
Il cittadino, amareggiato dal risultato, conclude: “Si sperava che le imminenti elezioni avrebbero dato impulso positivo e accelerazione (come avviene solitamente) ma sembra che questa volta non sia andata così...bisognerà sperare nell'imminenza delle prossime, forse le Europee? I Cagliaritani soffrono e sperano, sono abituati”.