Alghero

Riaprono i siti archeologici di Alghero: il nuraghe Palmavera e la necropoli di Anghelu Ruju

Durante il lockdown la cooperativa che gestisce i siti ha effettuato la regolare manutenzione necessaria a contenere un accrescimento incontrollato della vegetazione

Riaprono i siti archeologici di Alghero: il nuraghe Palmavera e la necropoli di Anghelu Ruju

Di: Redazione Sardegna Live


La cooperativa SILT, in accordo con i membri del Consiglio di Amministrazione della Fondazione Alghero, nelle persone di Andrea Delogu, Stefania Salvatore e Pietro Paolo Carta e con l'Assessorato al Turismo e alla Cultura del Comune di Alghero, rappresentato dall'Assessore Marco di Gangi, ha comunicato la riapertura al pubblico dei siti archeologici di Anghelu Ruju e Palmavera. Saranno visitabili dal lunedì alla domenica dalle ore 10 alle ore 15. Tale orario rimarrà in vigore per tutto il mese di giugno e fino a nuova comunicazione.

"La riapertura dei siti archeologici del territorio di Alghero - spiega una nota -, gestiti da 35 anni dalla cooperativa SILT, avviene dopo un lungo periodo di chiusura forzata di ben tre mesi, quando a partire dall' 8 marzo 2020, ci si è visti costretti a chiudere i cancelli e sospendere tutte le attività. Nel corso dei mesi di chiusura al pubblico, i quattro soci della cooperativa, Giovanna, Marta, Giuseppe e Titti,si sono occupati di proseguire tutte le regolari attività di manutenzione necessarie a contenere un accrescimento incontrollato della vegetazione, che si verifica soprattutto nel corso della stagione primaverile, affiancate all'attività di sorveglianza e guardiania dei siti archeologici".

"Per poter effettuare la riapertura dei siti - prosegue il comunicato -, la cooperativa ha dovuto investire una parte delle proprie risorse in modo da predisporre la redazione dell'aggiornamento del DVR ad opera di un consulente esterno ed effettuare l'acquisto di tutti i dispositivi obbligatori così come previsto dalla vigente normativa, in modo che gli operatori possano svolgere il proprio lavoro in totale sicurezza e possa essere tutelata al tempo stesso la salute dei visitatori. Nonostante i siti archeologici siano tra i monumenti e le attività del territorio che registrano uno dei più consistenti flussi turistici, i soci della cooperativa SILT hanno deciso di posticipare l'apertura per motivi legati essenzialmente all'aspetto economico dal momento che quest'ultima non riceve finanziamenti regionali ma basa la propria economia esclusivamente sugli introiti derivanti dalla vendita dei biglietti".

"Di concerto con i vertici della Fondazione Alghero e dello stesso Comune, si è deciso infatti di rimanere inattesa della ripresa della libera circolazione degli stessi sardi e della riapertura dei porti e degli aeroporti. La stessa motivazione si può ricondurre alla decisione di iniziare una riapertura graduale dei siti con orario ridotto, in modo da contenere le eventuali perdite dovute alla mancanza di introiti. Sarà cura e interesse degli stessi soci valutare di incrementare lo stesso orario di apertura nel momento in cui dovesse registrarsi un aumento notevole della richiesta e degli stessi flussi turistici".

"Le paure e le difficoltà sono tante - spiegano i membri della cooperativa che tutela il prezioso patrimonio storico e archeologico - ma essendo gestori di beni pubblici si è giunti alla conclusione di quanto fosse importante riprendere l'attività gestionale in modo da dare un piccolo segnale allo stesso territorio ma anche per una doverosa assunzione di responsabilità nei confronti di un patrimonio che appartiene a tutta la collettività e che abbiamo la fortuna di custodire, proteggere, preservare".

Le regole per poter visitare in sicurezza i siti, trattandosi di luoghi all'aperto, sono poche e semplici ma fondamentali: è necessario accedere alle aree archeologiche muniti di mascherina per tutta la durata della visita; attuare il cosiddetto distanziamento sociale; sanificare le mani prima di accedere alle aree grazie agli appositi dispenser messi a disposizione dalla cooperativa stessa. E' importante inoltre osservare il rispetto del numero massimo di persone per l'accesso e la visita del nuraghe principale, del cortile interno, della torre secondaria e della terrazza di recente apertura, per via delle dimensioni ridotte degli ambienti. Qualora si desiderasse ricevere ulteriori informazioni in merito alla visita e alle nuove disposizioni attuate nei suddetti siti, è possibile contattare il numero 329 4385947 oppure scrivere all'indirizzo mail silt.coop@tiscali.it.

"I soci della cooperativa, sulla scia di quanto sperimentato nel corso degli anni passati, stanno studiando la possibilità di organizzare serate notturne a numero chiuso durante la prossima stagione estiva nel rispetto delle nuove disposizioni. E' inoltre in corso di definizione e verrà comunicato a breve, il programma del primo evento, per il quale è stata scelta una data significativa, che possa essere di buon auspicio per tutto, che segnerà da un lato la ripartenza della nostra attività ma anche l'inizio di un nuovo percorso e progetto di collaborazione con altre realtà della Sardegna, sperando di riprendere il "discorso" laddove lo avevamo interrotto".

Correlati

Il nuovo shop di Sardegna Live

SardegnaLive mette in vendita una serie di prodotti tipici dell’Isola, scopri i cesti regalo, i prodotti per il corpo ed i gadget nel nostro shop online.

Scopri lo shop