Sorgono

Barbagia Mandrolisai, bimbi lasciati senza pediatra. Marcia a Sorgono

Una mamma: “Inconcepibile portare un bambino con febbre alta a fare la fila in PS”

Barbagia Mandrolisai, bimbi lasciati senza pediatra. Marcia a Sorgono

Di: Alessandra Leo


Bambini senza pediatra e genitori disperati. È SOS sanità nella Barbagia Mandrolisai dove, oltre gli innumerevoli problemi riguardanti territori tortuosi, difficilmente percorribili da persone anziane soprattutto in pieno inverno, lo spopolamento, la denatalità, le criticità legate alla carenza di personale medico e di risorse a livello sanitario, i bambini non hanno la possibilità di essere visitati e curati vicino a casa dallo scorso ottobre.

“La partenza del pediatra era nell'aria da diversi mesi e, nonostante ciò, non si è provveduto tempestivamente a programmare un rimedio. - è il grido disperato, affidato a una nota, del Comitato “SOS Sanità Barbagia Mandrolisai” - Dal primo gennaio il distretto socio sanitario non può dare assistenza ai bambini della zona più interna della Sardegna. Fatto gravissimo!”.

Il comitato ha annunciato che per sabato 3 febbraio ha organizzato la XXIV marcia a Sorgono, invitando a partecipare tutti i genitori e i nonni con i bambini, “il bene più prezioso” al centro di questa emergenza.

“Non si può chiedere al territorio di subire passivamente la mancanza di un servizio indispensabile di questo livello. Siamo in presenza di un’emergenza annunciata che era da fronteggiare tempestivamente con metodi efficaci e straordinari, dobbiamo constatare che questo non è avvenuto! - prosegue il comitato nella nota - Tutto ci autorizza a registrare il grado di disinteresse di Ares a Cagliari nei confronti della zona disagiata della Sardegna”.

“Si stanno violando i più elementari principi del Servizio sanitario nazionale, che parla di universalità e di eliminazione delle barriere sociali ed economiche, anzi qui si aggiungono barriere di tipo geografico – spiega il comitato - Evitiamo di infierire a livello politico, per rispetto della campagna elettorale, ma non possiamo esimerci da reagire in modo deciso e diretto nei confronti della direzione”.

Alla luce di quanto affermato dal comitato, Sardegna Live ha raggiunto telefonicamente una delle mamme, protagoniste, assieme ai loro bimbi, di un’emergenza che fa allarmare non poco, soprattutto negli ultimi mesi, caratterizzati da un’alta incidenza di malanni stagionali.

“Dopo tanti anni di servizio prestato nella nostra zona, la pediatra è riuscita a ottenere dopo 21 anni il trasferimento vicino a casa sua, ma se per la dottoressa è stata una fortuna, non lo è stata di certo per noi genitori, lasciati senza pediatra – sono le parole di una mamma - Io posso ritenermi fortunata, essendo riuscita a trovare posto con una dottoressa a Gavoi, ma parlo a nome di mamme che ancora non hanno trovato un sostituto che abbia disponibilità (i posti sono saturi), per prendere in cura i loro bambini, e sono costrette quindi a recarsi per qualunque emergenza dalla guardia medica, o al Pronto Soccorso con lunghe file d'attesa. Inoltre per i più piccoli, che avrebbero bisogno di controlli frequenti, le visite saltano di mese in mese”.

“Tutto questo va avanti da ottobre – ha detto la donna – e, come ben si sa, con l'inverno i bambini si ammalano spesso e portare un bimbo con la febbre alta a 40 km di distanza, sperando oltretutto di non trovare ghiaccio o neve in strada, è inconcepibile”, ha concluso la mamma.

Già per la giornata di ieri, martedì 30 gennaio, il comitato “SOS Sanità Barbagia Mandrolisai” aveva organizzato un sit-in nei pressi di Ares, a Cagliari.

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