Cagliari

Sanità, l’Usb scende in piazza per chiedere aiuto alla politica regionale. Angioni: “Basta con le chiacchiere”

Mobilitazione Regionale che si terrà a Cagliari il 29 maggio 2020, dalle ore 10:30, sotto gli uffici dell'Assessorato alla Sanità di via Roma

Sanità, l’Usb scende in piazza per chiedere aiuto alla politica regionale. Angioni: “Basta con le chiacchiere”

Di: Alessandro Congia


L’ Usb Pi Settore Sanità mette in campo una mobilitazione Regionale che si terrà a Cagliari il 29 maggio 2020, dalle ore 10:30, sotto l'Assessorato alla Sanità, nell’ambito di una campagna Nazionale contro il mancato rilancio della sanità pubblica, di cui il Decreto Rilancio – appunto –  è fedele testimone, che confluirà nello sciopero dell’intero settore, pubblico e privato.

Le parole d’ordine della mobilitazione che saranno portate all'attenzione dell'Assessore alla Sanità, sono incentrate sulle assunzioni/stabilizzazioni del personale sanitario e sul mancato “ristoro” economico per il personale del ruolo: sanitario, tecnico e amministrativo, impegnato nell’ epidemia, che nonostante le molteplici difficoltà con senso responsabilità e di appartenenza ha fatto funzionare la macchina sanitaria Regionale.

“Adesso basta con le chiacchiere, servono fatti veri – dice Gianfranco Angioni, responsabile Usb Settore Sanità Regione Sardegna - sarà richiesto l'immediato ripristino dei posti letto, il rilancio dei servizi territoriali, l' internalizzazione dei servizi affidati in appalto, quelli diretti all'assistenza, Cup, lavanderie, cucine, pulizie, manutenzioni e di tutte le società in house. Si chiederanno risposte sulla mancanza delle risorse economiche aggiuntive Regionali e sul mancato pagamento dei festivi infrasettimanali. Si chiederà l'esecuzione dei tamponi e dei test sierologici per tutto il personale che presta la propria attività lavorativa negli ospedali e in tutte le strutture che erogano servizi sanitari, a garanzia e a tutela degli operatori e degli utenti. Non si faranno sconti sulla mancata sicurezza dei luoghi di lavoro, sia sull'ambito logistico che su quello organizzativo – aggiunge Angioni - sarà richiesta massima attenzione per i Dispositivi di Protezione Individuale che devono essere certificati e sufficienti. Non potranno essere più tollerate le ripercussioni negative a danno della popolazione dovute alla pessima gestione portata avanti sino ad oggi, le continue denunce pubbliche, sono li a dimostrarlo”.

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