Cagliari

Far rinascere la città? Più tavolini e centro storico senza auto: la proposta in Comune

Ordine del giorno a Palazzo Bacaredda dei consiglieri Matteo Massa, Marco Benucci, Giulia Andreozzi, Francesca Ghirra, Francesca Mulas e Anna Puddu

Far rinascere la città? Più tavolini e centro storico senza auto: la proposta in Comune

Di: Alessandro Congia


Agevolare ed aiutare commercianti e gestori dei locali a ripartire con le restrizioni allentate da Covid-19? Si può, con tutta una serie di misure per la fruizione all’aperto delle attività culturali e di spettacolo, sociali, sportive, commerciali e artigianali. Come? “Cominciamo col dare la possibilità ai titolari delle attività di far posizionare più tavolini all’aperto, consentiamo di avere più pedonalità e stop alle auto, almeno la sera”. 

“Dal giorno 8 marzo 2020 sull’intero territorio nazionale – si legge nell’ordine del giorno firmato all’unisono dai consiglieri dell’opposizione, Matteo Massa, Marco Benucci, Giulia Andreozzi, Francesca Ghirra, Francesca Mulas e Anna Puddu - sono state adottate misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19; con il Dpcm 26 aprile 2020 sono state introdotte le nuove misure di contenimento dell’emergenza Covid-19 nella cosiddetta “fase 2”, valide fino al 17 maggio 2020; dalla Conferenza Stato-Regioni del giorno 11 maggio 2020 è emerso che sarebbe intenzione del Governo affidare alle Regioni, a partire dal 18 maggio 2020, la competenza sulle riaperture degli esercizi commerciali; l’Inail ha già prodotto i primi due documenti, approvati dal Comitato tecnico scientifico per l’emergenza nella seduta del 10 maggio 2020, che puntano a fornire al decisore politico elementi di valutazione sulla possibile rimodulazione delle misure di contenimento del virus, con l’obiettivo di tutelare la salute dei lavoratori e dell’utenza nel settore della ristorazione e in quello delle attività ricreative di balneazione e in spiaggia; Considerato che l’emergenza sanitaria e le conseguenti misure del contenimento del contagio hanno messo a dura prova il tessuto produttivo del Paese; a Cagliari la prolungata sospensione o riduzione delle attività, insieme alle previsioni negative per la stagione turistica e al più generale impoverimento della comunità, conducono a una crisi profonda di settori – come quello della attività commerciali e artigianali legate al turismo, all’enogastronomia, alla socialità e al tempo libero, alla vita notturna - che in questi anni sono stati trainanti per lo sviluppo economico e occupazionale; è in redazione dal 2018 il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (PUMS) del Comune di Cagliari; il 22.06.2018 veniva approvata la Delibera di Giunta n. 88 avente ad oggetto “Istituzione di zone a velocità limitata "Zona 30 km/h" nella città di Cagliari”; il Consiglio comunale ha approvato la delibera n. 96 del 29.10.2019 avente ad oggetto “Mozione per la istituzione delle zone 30, all’interno di alcune aree della rete stradale cittadina”; il Comune di Cagliari e il Centro Interuniversitario Ricerche Economiche e Mobilità (Cirem) dell’Università di Cagliari, in partenariato con la Regione Autonoma della Sardegna, la società Ctm S.p.A., la società Arst S.p.A e la società Playcar S.r.l., stanno sviluppando un programma dal titolo: “Svolta” Cagliari per una Mobilità Intelligente e Sostenibile; la Città di Cagliari, con apposito stanziamento in bilancio, si prepara a candidarsi allo European Green Capital Award; Rilevato che il “documento tecnico su ipotesi di rimodulazione delle misure contenitive del contagio da SARS-COV-2 nel settore della ristorazione” emanato dall’Inail raccomanda di favorire soprattutto soluzioni che privilegino l’uso di spazi all’aperto rispetto a locali chiusi, anche attraverso soluzioni di sistema che favoriscano questa modalità; Considerato inoltre che l’art. 3, comma 5 del regolamento per la concessione del suolo pubblico per l’esercizio dell’attività di ristoro all’aperto, a servizio di attività commerciali e artigianali e per attività occasionali prescrive che “il Servizio comunale competente in materi di viabilità, entro il 31 marzo di ciascun anno, formula alla Giunta comunale la proposta di deliberazione per l’individuazione delle aree soggette alla pedonalizzazione estiva. Successivamente alla deliberazione della Giunta comunale e per i 30 giorni successivi all’esecutività della deliberazione adottata, i soggetti interessati presentano l’istanza per l’occupazione del suolo pubblico secondo la procedura individuata dal presente articolo”; l’art. 13 del medesimo regolamento consente l’occupazione di uno spazio antistante l’attività produttiva ove lo stesso sia separato da carreggiata stradale a senso unico con unica corsia di marcia e con limite di velocità non superiori a 30 chilometri orari vincolandone la possibilità , per quanto riguarda le strade esterne al perimetro del centro storico, alla presenza di segnaletica di attraverso pedonale; l’art. 14 del regolamento già citato norma la concessione degli spazi non antistanti, concedibili dal Servizio competente se la distanza non supera i 30 metri dall’attività produttiva, e consente all Giunta – in condizioni di carattere specifico e straordinario – di deliberare l’estensione fino a 40 metri della predetta distanza; le occupazioni di suolo pubblico a servizio di pubblici esercizi e attività commerciali nella centrale piazza Yenne e nel largo Carlo Felice sono disciplinate da apposito regolamento; Ritenuto che per la cosiddetta fase 2 dell’emergenza sanitaria sarà necessario privilegiare la fruizione degli spazi aperti quali parchi, piazze e strade cittadine, per eventi legati alla mondo della cultura, del sociale, dello sport; 

La proposta 

“Occorre che il Comune – è scritto nell’importante documento sottoscritto dai consiglieri del centro sinistra - agevoli la ripresa delle realtà produttive che subiranno pesanti restrizioni anche dopo la riapertura, quali quelle della ristorazione che vedranno drasticamente ridotto il numero di coperti sia in sale chiuse che negli spazi aperti; una massiccia sperimentazione di nuove pedonalità e di nuove zone a velocità limitata 30 km/h può giovare alle esigenze legate all’emergenza epidemiologica e rappresentare un importante punto di forza verso la candidatura a European Green Capital sui temi della qualità dell’aria e della mobilità urbana sostenibile, oltre che una possibilità di studio per lo sviluppo del programma “Svolta” e per la redazione del PUMS; Si impegnano il Sindaco e la Giunta a individuare le aree soggette alla pedonalizzazione estiva e a procedere tempestivamente con la deliberazione conseguente; a pianificare la sperimentazione di nuove strade pedonali in città e in particolare all’interno del centro (Castello, Marina, Stampace, Villanova), e individuare la viabilità alternativa per servire i quartieri storici; a valutare – in alternativa alla pedonalità h24 nelle strade ove questa non fosse possibile - la sperimentazione di pedonalizzazioni serali; a pianificare la mobilità sostenibile e la mobilità elettrica nel centro storico sia in relazione agli spostamenti dei cittadini che in relazione al trasporto delle merci; a portare avanti la realizzazione di parcheggi diffusi e distribuiti ai margini del centro storico e l'individuazione di aree di ingresso in città per la realizzazione di parcheggi di scambio, integrando l’offerta con il trasporto pubblico e la rete ciclabile; a attrezzare i parchi cittadini affinché possano accogliere in sicurezza eventi di promozione sociale, eventi di cultura e spettacolo, eventi sportivi, eventi di promozione delle attività produttive locali quali a titolo di mero esempio esposizioni delle produzioni dell’artigianato tipico, artistico e tradizionale; a individuare spazi della città anche in collaborazione con altri enti - a titolo di mero esempio la passeggiata del Porto, Su Siccu, la Fiera, l'Ippodromo - per la fruizione all'aperto di attività culturali e di spettacolo, sociali, sportive, commerciali e artigianali; a estendere l’elenco delle strade cittadine con limite di velocità a 30km/h, valutandone l’inserimento anche in ragione delle possibilità di occupazione del suolo da parte delle attività commerciali e artigianali ove lo stesso sia separato da carreggiata stradale, e a procedere di conseguenza con la segnaletica di attraversamento pedonale qualora necessaria; a deliberare l’estensione a 40 metri della distanza massima prevista per la concessione di spazi non antistanti l’attività produttiva; a proporre al Consiglio comunale una modifica dei regolamenti che normano le concessioni di suolo pubblico, che possa essere sperimentata nell’anno in corso e eventualmente estesa al 2021, capace di snellire le procedure, ridurre le limitazioni all’ottenimento e le condizioni necessarie per l’occupazione, aumentare la platea di coloro che possono ottenere la concessione, estendere le superfici concedibili in ragione delle misure che prevederanno le distanze tra i tavoli e ridurranno i coperti e essere efficace nel tempo più rapido possibile; a valutare la possibilità di concedere il suolo pubblico alle attività di artigianato tipico, artistico e tradizionale che volessero esporre sulla pubblica via, oltre alle proprie produzioni, alcune fasi di lavorazione dei prodotti; a concedere per l’attività di ristoro all’aperto, come avviene in diverse città italiane, porzioni di suolo pubblico destinate a stalli di sosta; a proporre al Consiglio comunale una rimodulazione e riduzione del Canone per l’occupazione di spazi e aree pubbliche, riferito all’anno in corso, per le attività di ristoro all’aperto e a servizio di attività commerciali e artigianali, come agevolazione per far fronte alla crisi economica derivante dall’emergenza Covid-19 e dalle conseguenti misure di contenimento del contagio; a prevedere la gratuità e procedimenti snelli e rapidi, per l’anno in corso, per l’occupazione di suolo per tutte le attività occasionali a scopo non commerciale – quali eventi di promozione sociale, culturali e di spettacolo, sportivi - e per quelle promosse dalle realtà associative e consortili rappresentanti il tessuto produttivo del territorio comunale; a pianificare un efficace comunicazione negli spazi aperti sulle precauzioni igienico-sanitarie e una capillare diffusione, in accordo con le associazioni di categoria, dei sistemi per la disinfezione, valutando anche la creazione e l'utilizzo – di concerto con i consorzi, le associazioni di categoria e con i Centri Commerciali Naturali - di specifici info-point, anche itineranti, per i cittadini e per i turisti; a garantire in città e in particolare nelle zone a maggiore frequentazione serale e notturna, in accordo con le autorità competenti, un costante presidio di personale addetto alla salute e alla sicurezza pubblica; a destinare nuove risorse per la promozione della città e per la rivitalizzazione dei centri commerciali naturali dei quartieri storici così come delle altre zone cittadine ad alta densità commerciale (a titolo di esempio il viale Sant'Avendrace, la via Is Mirrionis, il lungomare Poetto), attraverso iniziative e attività all’aperto - aggiungono gli scriventi - da svolgere nel periodo estivo e per tutto l'anno in corso; a pianificare e finanziare, in accordo con il mondo produttivo, una campagna di promozione di Cagliari come meta turistica sicura, attenta alla salute, ricca di eventi e di spazi aperti per le attività motorie e sportive, per la fruizione culturale, per la socialità e la frequentazione delle attività commerciali e artigianali”.

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