Cagliari

I Carabinieri per la Tutela Patrimonio Culturale intensificano i servizi durante l’emergenza Covid-19

Sono 400 i beni culturali controllati sui siti web

I Carabinieri per la Tutela Patrimonio Culturale intensificano i servizi durante l’emergenza Covid-19

Di: Redazione Sardegna Live


In questo periodo di emergenza sono stati rafforzati i servizi di controllo del territorio svolti dai militari del comando carabinieri per la Tutela patrimonio culturale finalizzati a garantire la prevenzione dei reati in danno dei musei, dei principali monumenti nazionali, delle chiese aperte ai fedeli, dove sono custodite preziose opere d’arte nonché delle aree paesaggisticamente vincolate.  

Le pattuglie dei militari del reparto speciale dell’arma contattano giornalmente i parroci per raccogliere informazioni su eventuali esigenze e criticità inerenti alla sicurezza anticrimine dei luoghi di culto, secondo le indicazioni contenute nelle “linee guida per la tutela dei beni culturali ecclesiastici”, disponibili sul sito www.carabineri.it, edite dal ministero per i Beni e le Attività culturali per il turismo, dalla Conferenza episcopale italiana e dal comando carabinieri Tutela Patrimonio Culturale. Anche i più importanti luoghi della cultura e le aree archeologiche dell’Isola vengono costantemente monitorati al fine di prevenire il rischio di aggressioni criminali. Questi i dati relativi ai controlli effettuati ed i relativi risultati conseguiti: 

95 luoghi della cultura visitati, tra cui l’area archeologica “Su Nuraxi” di Barumini, unico sito Unesco presente in Sardegna. 

30 servizi dinamici svolti.

51 esercizi commerciali di settore verificati (antiquari, gallerie d’arte, restauratori) per il rispetto delle prescrizioni di chiusura imposte dai Dpcm. 

400 beni culturali controllati sui siti web di commercio elettronico (che rappresenta un canale sempre più utilizzato attraverso cui si effettuano operazioni di compravendita di beni culturali di provenienza illegale). 

2 reati accertati in danno del patrimonio culturale (2 scavi clandestini di cui 1 commesso in provincia di Cagliari e l’altro nel Nuorese). 19 persone denunciate a piede libero per reati in danno del patrimonio culturale. 

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